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Riforma della Scuola: una notte bianca per dire no!

23 settembre 2015

Notte bianca. Quando sente queste due parole, a uno studente possono venire in mente le sere estive in cui i negozi rimangono aperti fino a tardi, le notti invernali in cui cade l’amatissima neve o ancora i momenti passati a divertirsi con gli amici fino a tardi di sabato. Ma la notte bianca che si terrà il 23 settembre non assomiglia a niente di tutto questo. È un’iniziativa seria, organizzata da Lip Scuola, il sindacato degli insegnati, contro la riforma della scuola chiamata da tutti la “Buona Scuola” (legge 107). Questa legge prevede l’adozione del modello statunitense, cioè la proliferazione di scuole private, scuole pubbliche di “lusso” e istituti che se non supportati dalle famiglie degli alunni non potrebbero più premettersi nemmeno i banchi. Il governo gestirebbe tutto senza lasciare voce in capitolo neanche ai presidi.

notte bianca

Un sistema che renderebbe nuovamente l’istruzione un traguardo irraggiungibile e d’élite. Un sistema che riporterebbe a galla l’immobilità sociale del secolo precedente. Sono un centinaio le città italiane che hanno aderito, più di mille persone quelle che hanno già confermato la loro presenza e collaborazione. Dobbiamo ricordare che lo studio è un diritto e in quanto tale deve essere permesso a tutti di avere le stesse possibilità di essere educati. In più deve smettere la mortificazione degli insegnati, che hanno stipendi sempre più bassi, orari sempre più improponibili e soprattutto sono costretti a lasciare casa e famiglia per essere spediti chissà dove per una cattedra spesso neanche definitiva.

È qualcosa che coinvolge tutti, restiamo quindi svegli e vigili durante questo equinozio d’autunno e dimostriamo che insieme possiamo davvero far sentire le nostre voci, perché la scuola per essere “buona” deve essere libera.

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