Classica scena che si ripete ogni anno: studenti occupano liceo per protestare contro qualcosa. Non importa cosa: è noto che a scuola ci sia sempre un qualcosa che non funzioni, dai riscaldamenti assenti ad assenze ben più gravi, come quella di un docente che non è stato ancora assunto, lasciando gli alunni nell'oblio del sapere.
In questo caso l'occupazione è stata quella del liceo Azzarita di Roma, situato nel quartiere bene dei Parioli. Per la terza volta consecutiva i ragazzi hanno provato a impossessarsi dell'istituto, proclamandone l'occupazione. In pochissimo tempo sono arrivate le volanti della polizia, allertate da professori e preside, che hanno deciso anche di convocare una riunione di emergenza con i genitori.
Qui arriva la parte che ha dell'incredibile: se in un primo momento i genitori in riunione denunciavano la perdita di giorni di scuola e chiedevano un'autogestione concordata, nel giro di niente la situazione è diventata tragicomica. Alcune mamme e papà, infatti, sono riusciti a entrare nella scuola forzando la porta e riuscendo a "recuperare" i figli per riportarli a casa. Uno schiaffo "morale" più forte addirittura dei manganelli della polizia.
I ragazzi non avevano fatto alcun danno all'interno della scuola e almeno questo ha rassicurato il preside al quale sarà sicuramente dispiaciuto dover ricorrere all'intervento della Polizia. Per una volta, però, la situazione si è risolta senza provocare conseguenze negative a nessuno, ma questo non assicura che episodi del genere non si ripeteranno perché sono comunque il frutto di un malessere diffuso all'interno del liceo in questione.
Certo, in questo momento non vorremmo di certo essere nei panni di questi ragazzi che arrivati a casa si saranno sicuramente sentiti fare, come minimo, una ramanzina senza fine. Avranno il coraggio di occupare di nuovo la scuola dopo quello che hanno vissuto? Ma soprattutto: saranno andati a letto senza cena? Chissà.
