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Sciopero della scuola di oggi: ecco le motivazioni

21 ottobre 2016

Oggi, 21 ottobre, tanti insegnanti hanno scelto di scioperare contro la Buona Scuola di Renzi. Sciopero della scuola vuol dire che le scuole rimarranno chiuse?

La risposta è no, ma palesemente il normale svolgimento delle lezioni non verrà garantito a causa dello sciopero. I docenti non saranno gli unici a impugnare i megafoni per far sentire il proprio malcontento. Si prospetta una giornata ricca di agitazioni poiché è previsto anche il coinvolgimento dei sindacati Unicobas, USB (Unione Sindacale di Base) e Usi, che sono i principali del settore scuola. Al caos si questo giorno si aggiunge anche uno sciopero nazionale dei trasporti pubblici previsto nelle città di Milano e Roma.

Quindi, dopo le proteste degli studenti di qualche settimana fa, sono arrivate anche quelle degli insegnanti. Ecco una panoramica delle motivazioni che li hanno portati a scioperare in questa giornata così calda di fine ottobre.

I docenti stanno vivendo una situazione tumultuosa da troppi mesi ormai: prima ci sono state le polemiche relative al concorsone e alle bocciature di un numero eccessivo di professori, poi quelle sulla mobilità che ha costretto i docenti del Sud a un esodo involontario.

 

La protesta parte dunque dal malcontento contro la Legge 107, quella sulla Buona Scuola, che invece di arrecare benefici ha finora portato unicamente a un conflitto tra l'universo scuola e il Governo. Gli insegnanti si sono dati appuntamento nelle piazze più importanti per manifestare contro la trasformazione del professore da docente a impiegato, il meccanismo della chiamata diretta, la riduzione dei programmi di studio e altri punti della riforma, considerati inappropriati.

Le agitazioni proseguiranno anche domani, soprattutto a Roma, dove è previsto il “No Renzi Day”, un corteo nazionale organizzato da Rifondazione Comunista per protestare contro la riforma costituzionale.

Per tutti gli studenti può essere interessante la normativa relativa agli scioperi: l'insegnante non deve comunicare alla scuola se si presenterà a lezione o andrà a protestare. Quindi, scoprirete solo al suono della campanella se oggi sarete in vacanza oppure no.

 
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