Da sempre a scuola è possibile ritrovarsi coinvolti in una discussione accesa con un insegnate, ma finché alcuni limiti non vengono oltrepassati, la questione può rimanere nell’ambito della normalità. Non può invece essere considerato usuale ciò che è avvenuto in una scuola media di Vicenza, dove la condivisione di un video è costata a due studenti la sospensione.
Durante una semplice e comune giornata di scuola, uno studente si ritrova a subire un rimprovero da parte di una delle sue insegnanti; è questa la scena ripresa da due dei suoi compagni che bypassano il divieto di utilizzare il cellulare durante le ore di lezione. Ignari delle conseguenze, condividono il video ed esso incuriosisce quasi immediatamente un altro gruppo di alunni della stessa scuola. Questi ultimi, trovando la scena esilarante, si distraggono al punto da attirare l’attenzione della professoressa che si avvicina senza avere idea di ciò che avrebbe scoperto. L’accaduto viene immediatamente comunicato al Preside, il quale decide di sospendere i due autori del video.
Avvenimenti del genere fungono da campanello d’allarme per gli studenti, soprattutto liceali, che ormai fanno uso dei loro cellulari senza curarsi della norma che li vieta; emanata da Giuseppe Fioroni (che nel 2007 ricopriva il ruolo di Ministro dell’Istruzione), essa non ha raggiunto i risultati sperati, infatti un recente sondaggio ha dimostrato come l’utilizzo degli Smartphone tra i banchi di scuola sia protagonista di un costante incremento.
La nostra giurista consiglia riguardo l’argomento video/foto a scuola; utilizzare i cellulari in classe è vietato, ma non per documentare delle scorrettezze o illegalità. Ovviamente non si deve assolutamente condividere eventuali contenuti di questo genere sui social network, ma far presente le eventuali scorrettezze a membri della famiglia, al Dirigente o ai docenti.
E voi usate il vostro smartphone in classe durante l'orario di lezione? Siete mai stati ripresi dal prof? Ritenete giusta questa sospensione? Commentate nei commenti qui sotto!
