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Social network, la scuola insegna a proteggersi dal cyberbullismo

18 novembre 2013

Il Cyberbullismo è attualmente una problematica che, per via dell'elevata diffusione dei social network e delle loro caratteristiche, non colpisce più in casi isolati e rari, ma è sempre più protagonista nelle vicende di cronaca nera. A questo proposito, per far sì che specialmente i ragazzi, i quali ormai si approcciano a queste realtà virtuali ad età sempre più precoci, imparino i comportamenti corretti da tenere durante la navigazione e siano in grado di difendersi da molestatori oltre-schermo, il Senato dello Stato del New Jersey sta per approvare una legge che dovrebbe portare nelle scuole veri e propri insegnamenti per un uso responsabile dei social media.

I casi di suicidio per motivi legati al bullismo su Internet sono molteplici e alquanto drammatici. Lo scorso 6 agosto, la 14enne Hannah Smith di Lutterworth, Inghilterra, si tolse la vita in seguito all'eccessive prese in giro di alcuni anonimi sul sito Ask.fm, lo stesso social network su cui si diedero appuntamento per una maxi-rissa decine di ragazzi di Bologna il 13 settembre di quest'anno. Per continuare, il 5 gennaio, a Novara, Carolina Picchio si è suicidata in seguito alle violenze subite da un gruppo di amici e alle derisioni e molestie derivate da alcuni video diffusi su Internet, e spostandoci all'estero, in Canada, ricordiamo la 17enne Rehtaeh Parsons che lo scorso aprile morì suicida a causa degli insulti e proposte sessuali che erano fioccate dopo che sul web e a scuola erano circolate le foto di un episodio di abusi di cui fu vittima.

È quindi una necessità impellente rendere responsabili e letteralmente addestrare i giovani all'uso di questi strumenti che, non solo sono un potente mezzo di comunicazione, ma nascondono al loro interno trappole e insidie talvolta ben più pericolose di quelle reali e spesso anche più semplici da tendere. Lo Stato del New Jersey ha riconosciuto questa emergenza e ha creduto nella scuola come mezzo per risponderne. Saremo presto in grado anche noi di proteggere i giovani studenti italiani?

Scriveteci le vostre opinioni all'indrizzo infostudenti@scuolazoo.it!

Riccardo e Simone di Scuolazoo

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