Nella lingua italiana la parola bullismo è espressa molto chiaramente: "Ostentazione di presunta capacità o abilità: banale, indisponente e rischioso modo di distinguersi, che sfocia talvolta in comportamenti aggressivi o violenti".
Il bullismo, in genere, è generato dalla paura del “diverso”. In poche parole: se tu non sei uguale al branco non vai bene. Per esempio, se hai le Adidas alte invece di quelle basse non sei alla moda, quindi non vai bene e questo genera la scusa per bullizzarti.
Il bullismo purtroppo è una “brutta bestia”, ti porta alla tristezza profonda e al rifiuto di te stesso. Per far sì che questo non accada, tutti noi dovremmo contribuire a lottare contro i bulli. Se usassimo i social network per creare la rivincita delle vittime invece che il cyberbullismo, per esempio?
Non dico che il bullismo finirebbe, ma sicuramente sarebbe una bella svolta per i coetanei d’oggi. Imparare ad usare i social in modo corretto sarebbe una prima, e piccola, rivoluzione. A mio avviso, tra il bullo e la vittima la persona più debole è la prima, poiché se crea violenza su qualcun altro significa che l’ha vissuta lui in prima persona, sia in modo diretto, che in modo indiretto.
Non sempre le vittime hanno il coraggio di confidarsi, e in molti casi il fenomeno viene anche trattato con una certa indifferenza. La vita psicologica di una ragazzo può essere irrimediabilmente danneggiata dal bullismo, che nei casi peggiori può generare anche anoressia e tendenza all’isolamento, con conseguente perdita dell’autostima personale. Bisogna cercare un modo per trovare rifugio e consolazione, ma anche la giusta reazione serve a ritrovare quell'equilibrio esistenziale che si è perso.
Vi chiedo un favore: se conoscete qualcuno che è vittima di qualche forma di bullismo, aiutatelo a buttare fuori ciò che pensa. Ora esistono anche diversi numeri verdi per aiutare chi ne ha bisogno e noi di ScuolaZoo abbiamo attivato il servizio sos.studenti@scuolazoo.it.
Dobbiamo avere come stella polare in queste situazioni il seguente detto:
"Fai del bene e scordati, fai del male e pentiti".
