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Studiare a casa e non andare a scuola? È possibile

8 giugno 2016

La maturità è sempre più vicina, la scuola sta per finire e quindi questi sono gli ultimi giorni disponibili per poter recuperare le materie in cui siamo insufficienti, ma sapete che ci sono ragazzi che non vanno o che addirittura non sono mai andati a scuola e che quindi non devono tribolare per questi problemi?

Forse non tutti sanno che in Italia andare a scuola non è per niente obbligatorio, difatti la Costituzione sancisce il dovere genitoriale di educare e istruire i figli, ma questo non vuol dire che sia obbligatorio mandare i propri figli a scuola, permettendo perciò quella forma di homeschooling che già in altri paesi è molto utilizzata. In Italia la percentuale che ha scelto di studiare a casa è ancora una minoranza, si parla infatti di meno di 1000 alunni seguiti dai genitori nel percorso d'istruzione, mentre ad esempio in Gran Bretagna il numero sale vertiginosamente a 27 mila studenti casalinghi, pari ad un incremento del 65% in 5 anni per quanto riguarda questa pratica.

Questi numeri sono importanti, come lo è anche il fatto che non in tutti i paese europei questa pratica è legale, difatti in ben 23 paesi lo homeschooling non è permesso (alcuni esempi sono Albania, Bulgaria, Germania, Paesi Bassi), mentre in 24 stati, tra cui l'Italia, far studiare a casa i propri figli è una pratica pienamente legale. In Spagna e Francia, due paesi appartenenti a questo ultimo gruppo, gli studenti casalinghi sono rispettivamente 2 e 3 mila.

studiare a casa sul letto

Per quanto riguarda più precisamente il nostro paese, gli ultimi dati ufficiali del Ministero dell'Istruzione, relativi all'anno scolastico 2014-2015, dicono che il record di studenti casalinghi appartiene alla Sicilia(255), subito seguita dalla Campania (127), mentre il recordo negativo appartiene a Molise (2), subito seguito dalla Basilicata (3).

Dopo aver letto questi dati vi starete chiedendo: «Ma dove c'è scritto che lo homeschooling è legale in Italia?». Questo lo dice la Costituzione, difatti per quanto riguarda la "istruzione famigliare" l'articolo 34 dice «l’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita» ma non specifica che debba essere impartita dalla scuola, ed essendo presente nell'articolo 30 il «dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli» è facile fare 1+1, ma non è tutto così facile come sembra. Come specificato difatti dal Miur in una nota, i dirigenti scolastici sono tenuti a vigilare e monitorare l'adempimento dell'obbligo di istruzione, quindi non è possibile (giustamente) stare a casa a fare niente come pensavate.

Qual è però il problema dietro tutto questo? Che sì i ragazzi dovrebbero fare gli esami di fine anno per essere monitorati dai dirigenti scolastici come chiesto dal Miur, ma non c'è una legge che rende questo un obbligo effettivo.

Quanti sono alla fine gli studenti casalinghi che si presentano all'esame non si sa, l'importante per il momento è sapere che la possibilità di studiare a casa in Italia è pienamente legale anche se, come molte cose, ha delle lacune a livello legislativo.

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