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Studiare meglio con la musica? Si può, parola di neuroscienziato

30 agosto 2016

Quante volte vi sarete sentiti dire, quando vostra madre passa davanti alla vostra camera mentre state studiando, di non studiare con la musica accesa o con le cuffiette perché così vi distraete, ci mettete il triplo a imparare e comunque otterrete cattivi risultati? Probabilmente tante, ma oggi sappiate che avete un alleato. Il suo nome è Dean Burnett, di mestiere fa il neuroscienziato, ma è molto di più. Scrive anche on line per il Guardian e tiene numerose conferenze emergono la sua intelligenza e il suo sapere assieme alle doti di un buon presentatore televisivo.

[caption id="attachment_263896" align="aligncenter" width="232"]Dean Burnett Dean Burnett[/caption]

Ritornando all'attenzione e alla musica, Burnett ha scritto un  libro chiamato "The idiot brain" ("Il cervello idiota") dove spiega che noi uomini non riusciamo a stare tanto tempo concentrati su qualcosa perché dopo un po' il nostro inconscio a causa di un qualcosa, che può essere ad esempio un improvviso rumore, come lo starnuto del nostro vicino di banco o le campane che suonano, è portato a distrarsi involontariamente. Proprio per questo motivo, ovvero avere una parte del cervello che è sempre distratta dal mondo esterno, ascoltare musica non sarebbe una grande distrazione per noi, o almeno per la parte del cervello che si occupa della materia che stiamo studiando.the idiot brain

Ma che musica è meglio ascoltare durante lo studio? La bella notizia è che secondo Burnett non dev'essere per forza classica. L'importante è che vi piaccia e che magari non abbia un testo che vi sconcentri. La migliore sarebbe proprio la musichetta di sottofondo dei videogiochi!

E voi ascoltate musica mentre studiate? Che tipo di musica? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!

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