Una storia che ha dell'inverosimile: è quella che si è svolta in una scuola di Pagani, in provincia di Salerno. All'inizio del mese di ottobre nell'edificio scolastico Manzoni sono state riscontrate alcune instabilità nel solaio e la scuola è stata pertanto chiusa. La conseguenza diretta è stata il trasferimento di 1.200 bambini della scuola materna e primaria in un unico plesso, quello della Rodari di piazza Sant'Alfonso.
L'espressione scuola chiusa non è certamente portatrice di buone notizie: per garantire le aule a tutti gli studenti si sono dovuti organizzare i doppi turni. Dalle 8.05 alle 12.30 fanno lezione i bambini del Manzoni, mentre dalle 13.30 alle 18.05 quelli della Rodari.
La situazione si è "aggravata" quando è stato detto ai genitori della scuola dell'infanzia di portare i bambini a scuola a giorni alterni, tanto "non c'è alcun obbligo di frequenza". Da questa richiesta in poi le mamme non ce l'hanno più fatta a stare zitte e hanno iniziato a protestare. In questo modo, non solo le famiglie hanno problemi organizzativi perché non sanno dove lasciare i bambini nei giorni in cui non possono andare a scuola, ma gli alunni stessi perdono del tutto la continuità didattica, che è molto importante, soprattutto a questa età.
Quello che fa maggiormente imbestialire ogni singolo genitore è il fatto che il Governo continui a pubblicizzare gli investimenti sull'edilizia scolastica, parlando di tutte le scuole tecnologiche e all'avanguardia che sono state realizzate negli ultimi anni, mentre nel concreto le scuole italiane continuano a cadere letteralmente a pezzi.
E se da un lato le famiglie continuano a domandarsi "Ma è questa la Buona Scuola?", dall'altro si sta già passando all'azione: sono già in 300 coloro i quali hanno chiesto il nullaosta per il trasferimento dei propri figli. Vedremo quale sarà l'epilogo di questa ennesima vicenda tragicomica, anche se da ridere c'è ben poco.