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Vietato leggere agli studenti "Huckleberry Finn": ecco perché!

7 gennaio 2016

Chi ha detto che la censura non esiste più? O che sia solo confinata a paesi più lontani e dalla mentalità "più chiusa" secondo i nostri canoni europei? Se la pensiamo così, dovremmo ricrederci perché tutto ciò accade negli Stati Uniti, esattamente in Filadelfia, nella Friends' Central School. In questa scuola gestita da dei Quaccheri (o anche più comunemente conosciuto come una comunità di puritani) si è deciso di non far più leggere ai ragazzi un libro che è considerato uno dei migliori capolavori della letteratura americana del '900, nonché Huckleberry Finn del celeberrimo scrittore Mark Twain. 

Huckeleberry Finn

IL MOTIVO _  Huckleberry Finn conterrebbe troppe volte la parola "nigger", il cui corrispettivo in italiano sarebbe "negro", termine dispregiativo per indicare le persone di colore, che all'epoca in cui visse lo scrittore era ancora accettato e, anzi, soventemente utilizzato, tanto che non compare solo in questo romanzo ma in moltissimi altri.

POLITICALLY CORRECT _ C'è  da dire che però la questione del "politicamente corretto" sta sfuggendo un po' di mano alle scuole in generale, che siano esse gestite da religiosi o da laici. Ad esempio, come vi abbiamo già raccontato, recentemente si è verificato un caso anche nell'Università di Washington  dove è proibito utilizzare parole considerate politicamente scorrette nei compiti scritti - come la parola "straniero"- in caso contrario il punteggio dell'esame viene abbassato. 

LA SOLUZIONE _ Una casa editrice un tempo aveva sostituito la parola "nigger" nel testo con "slave" ovvero "schiavo", parola che poteva rientrare nel contesto. La scuola puritana, però, non sembra accettare neanche questo e la soluzione che propone è quella di lasciare che Huckleberry Finn di Mark Twain rimanga a disposizione di tutti in biblioteca, ma ma che non venga letto in classe. 

I DUBBI _ Certo è che se libri come questo vengono banditi, ne dovrebbero essere banditi molti altri che contengono al loro interno parole come "negro" o simili. Uno dei tanti è il famosissimo Ulisse di James Joyce che contiene la parola "negro" più e più volte. Ma anche L'uomo invisibile di Ralph Ellison o Amatissima di Toni Morrison è così via. 

Aspettiamo dunque  di vedere quali altri polemiche può provocare questo gesto e le  eventuali conseguenze  (come la possibilità che Mark Twain non venga più letto nelle scuole al di fuori di Filadelfia), intanto cerchiamo un altro libro da leggere e speriamo non sia il prossimo ad essere bandito.

 E voi cosa ne pensate? È giusto o sbagliato far leggere romanzi che han fatto la storia anche se contengono parole considerate politicamente scorrette o no? Scriveteci la vostra opinione nei commenti qui sotto!

 
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