Quante volte avete desiderato che qualcuno affermasse che essere disordinati è in realtà un pregio? A quanto pare questo è il vostro giorno fortunato! Un esperimento condotto dallo scienziato Robert Thatcher ha infatti dimostrato come intelligenza e creatività trovino terreno fertile proprio nella confusione; le idee non possono svilupparsi senza alcun tipo di contatto esterno o di confronto.
L’esperimento ha ispirato lo scrittore Steve Johnson che ha dato vita ad un’opera intitolata “Da dove vengono le buone idee: la storia naturale dell’innovazione”. In questo libro l’autore capovolge la maggior parte delle convinzioni dell’opinione pubblica in merito alla produttività e alla genialità, affermando persino che il disturbo bipolare e il deficit d’attenzione sono in realtà spie rivelatrici di immensa creatività.
Conoscere diventa la parola chiave insomma, la mente non è stata creata per seguire un solo obiettivo e adesso ne abbiamo la prova! Lavorare con altre persone o stringere rapporti in generale rappresenta una ricchezza, condividere esperienze non fa che renderci più intelligenti.
Che posto hanno quindi una competizione esagerata o i comuni pregiudizi su questo sfondo? Sono delle catene che ci tengono attaccati al terreno e non permettono né a noi, né a chi ci sta intorno di migliorare. Come direbbe qualcuno “Sky is the limit” e per volare basta solo un’idea.
Siete generalmente disordinati? Siete d’accordo con queste affermazioni? Fatecelo sapere nei commenti!
