La più grande novità di questa maturità riguarda l'ammissione agli esami(purtroppo!).
Saranno ammessi agli
esami di Stato soltanto gli studenti che, nello scrutinio finale «avranno conseguito una votazione non inferiore a 6 in tutte le materie e in condotta» Oddio una tragedia...anche se...
anche se rimane la possibilità del vecchio «voto di consiglio».
Il consiglio di classe può deliberare l’
ammissione anche a maggioranza, quindi anche in presenza di insufficienze. Comunque, è prevedibile una valutazione più rigorosa da parte dei docenti, che porterà ad un incremento del numero dei
non ammessi.
Basta confrontare i dati che il ministero ha diramato a febbraio, sui risultati del primo quadrimestre (
72% di insufficienze, circa un 60% nelle classi terminali) con quelli registrati dalle singole scuole nei «pagellini» di metà secondo quadrimestre, dove persistono ancora moltissime insufficienze: almeno un 36% di studenti con più di due materie “sotto”.
E’ logico, quindi aspettarsi la stessa cifra alla fine dell’anno.
Ma quanto è importante avere i crediti: Lo inventò l’allora ministro Luigi Berlnguer, per premiare la carriera più o meno brillante degli studenti, sulla base della media dei voti finali. Giusto il tempo del rodaggio e già cambia il “peso” del
credito con il ministro Giuseppe Fioroni che innalzò il
punteggio, portandolo da
20 agli attuali 25 punti(i 5 punti in più sono stati tolti al punteggio massimo dell'
orale, che quindi scende da 35 a 30).
Occhio ragazzi che anche il voto di condotta concorre – per il secondo anno – alla media dei voti per l’ammissione (e al credito).
Scritto da La Francy