Sono giorni di polemiche sul cosiddetto bonus maturità.
Voi certamente ne sapete qualcosa, e spesso vi siete chiesti se il meccanismo fosse giusto o meno: infatti è proprio questo il motivo che sta alla base delle numerosissime richieste arrivate al Ministro dell'Istruzione Carrozza. Docenti, esperti, studenti, rettori hanno chiesto di congelare il provvedimento, e il Ministro ha deciso di volerlo rivedere personalmente.
Cerchiamo di capirci qualcosa in più.
Il bonus maturità lo decise il Ministro Fioroni fissandolo a ben 25 punti, poi l
a Gelmini lo aveva ridotto a 10. Infine, causa problemi tecnici di vario genere, numero e caso, non se ne era più sentito parlare. Poi ad aprile uscì la notizia che il voto degli
Esami di Stato avrebbe contato nella valutazione dei
test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso, e da allora è stato il delirio!
Il bonus maturità è quel meccanismo di punteggio che dovrebbe permettere di aggiungere da 4 a 10 punti ottenuti con un voto di maturità di almeno 80 centesimi a quelli dei test di ammissione per l'accesso alle facoltà a numero chiuso. Il grosso problema è che il meccanismo di calcolo crea numerose ed evidenti disparità da scuola a scuola.
Il decreto Profumo stabilisce che i 10 punti di bonus si raggiungono solo se il voto di maturità è superiore all'80 e se corrisponde o supera il 95mo percentile. Ma, se a intervalli percentili diversi corrisponde lo stesso voto di maturità, al candidato viene attribuito il punteggio medio dei rispettivi intervalli percentili, il che significa che se il voto corrispondente al 90mo e al 95mo percentile coincidono, il candidato può aspirare al massimo a 9 punti.
Per cui, da ricerche effettuate, in una scuola su cinque i maturandi non potranno ottenere il massimo punteggio bonus, anche se si diplomeranno con 100!
Vi pare giusto? Voi in che situazione vi trovate?
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Scritto da La Francy