[Continua da I 100 giorni di un maturando disperato – #DiarioDiUnMaturando – Ep.6]
Questa settimana è stata una settimana molto particolare, forse è la settimana che ogni studente aspetta con maggior ansia durante tutto l’anno: la settimana della gita.
Quest’anno è stata più emozionante degli anni passati devo ammettere, l’hotel era bellissimo e la location pure. Siamo stati a Corfù, in Grecia, che dire, 7 giorni carichi di emozioni, ma la cosa che più mi ha fatto riflettere è stato il viaggio di ritorno. Il motivo? Beh, semplice, questa è stata la mia ULTIMA gita delle superiori, l’ULTIMA volta che ho trascorso del tempo con tutti i miei compagni fuori dalla scuola! Una volta terminata la maturità son sicuro che ciò non accadrà più: chi frequenterà un’università, chi un’altra, chi lavorerà, chi cambierà città e perché no, alcuni magari cambieranno addirittura nazione.
Tutto ciò non si ripeterà più, la gita se ben ci pensate è un piccolo miracolo, per un brevissimo periodo dell’anno, professori e studenti passano qualche giorno, 24 ore su 24, insieme. Un momento in cui scopri che forse la tua professoressa di matematica, quella che per anni ti ha abbassato i voti e preso di mira, non è proprio cos’ stronza, forse lo faceva solo per il tuo bene.
Un momento in cui scopri che forse il “secchione” ha anche lui degli interessi al di fuori della scuola, ma forse è soltanto troppo timido per esternarli, e che magari andate anche d’accordo perché ne condividete alcuni. Un momento in cui rivaluti moltissime persone, un momento di libertà, un momento di gioia, di felicità, un momento che ti entrerà nel cuore per restarci per molto tempo. Un momento che però purtroppo non ritornerà più, se non ci siete ancora andati quest’anno in gita, il consiglio è solo uno: vivete quei momenti al massimo!
(Lo so oggi sono un po' sentimentale!)
[Continua con l'Episodio 8 = Come si fa studiare con la primavera? ]
