Da qualche tempo circola sul web una grafica che suddivide le facoltà universitarie in base al livello di difficoltà.
E' abbastanza chiaro che questa immagine senza la spiegazione dei relativi criteri di suddivisione sia inutile, o comunque poco affidabile. Però il fatto che gli studenti universitari e non si stiano letteralmente scannando tra loro per questa grafica fa riflettere. Secondo questa suddivisione le materie scientifiche sarebbero quelle più difficili e quelle umanistiche invece quelle più facili. Al centro invece si trovano materie varie che vanno da quelle a orientamento sociologico a quelle linguistiche, e includono anche economia e architettura. Ovviamente questa suddivisione lascia il tempo che trova, perché non spiega quale sia il criterio di valutazione.
Uno studio dell'Università inglese di Durham spiega che il criterio con cui è stata fatta questa suddivisione, che in fondo rappresenta il luogo comune su cui si basa la classificazione delle delle facoltà difficili in Italia (ma anche nel resto del mondo) è l'elevata percentuale di prove e verifiche che hanno voti bassi o insoddisfacenti tra le università considerate difficili o medio-difficili. Che tradotto vuol dire: gli studenti che prendono voti più bassi si giustificano dicendo di frequentare facoltà più complicate. Quando la volpe non arriva all'uva....:-)
Comunque è sbagliato il collegamento: VOTO BASSO ---> FACOLTA' DIFFICILE. Anche se è vero che quelle facoltà raggruppate tra le difficili e medio-difficili, hanno metri di valutazione per gli esami, più precisi e oggettivi, rispetto a quelli (nella maggior parte dei casi orali) delle facoltà umanistiche. Ma questo non vuol dire che quest'ultime siano più facili solo perché gli studenti che le frequentano prendono, generalmente, voti più alti.
E voi maturandi cosa ne pensate? Siete d'accordo con questa suddivisione? In base a cosa sceglierete la vostra facoltà?
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