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Maturità 2017: formulari sì o no? Ecco cosa sta succedendo

26 aprile 2017

Maturità 2017: Seconda Prova di matematica con il formulario?

La Seconda Prova di Maturità è da sempre lo scritto che più terrorizza gli studenti. Tra i più spaventati tradizionalmente ci sono i ragazzi  dello scientifico a cui la traccia di Matematica causa incubi di ogni genere. Quest'anno, però, sembrava che per loro ci fosse un piccolo barlume di speranza: la possibilità di portare all'Esame di Stato un formulario. Se infatti chi alla seconda prova della Maturità deve affrontare una prova di latino o di greco, può ovviamente portare con sé il vocabolario, lo stesso non vale per chi deve risolvere un problema di matematica. Gli studenti dello scientifico, infatti, hanno da sempre a disposizione solo una penna e la calcolatrice non programmabile. Quantità di materiale, a loro dire, nettamente inferiore rispetto ai colleghi di altri indirizzi scolastici. A quanto pare, però, la loro istanza non è stata accettata perché in questi giorni il Miur ha stabilito che il regolamento non subirà alcuna modifica per la Maturità 2017. formulario maturità

Maturità 2017: la petizione e il M5S per il formulario

La richiesta di dare ai ragazzi la possibilità di sfogliare, durante la seconda prova della Maturità 2017, il formulario era partita da Pistoia, con una petizione organizzata da studenti e genitori che chiedevano appunto di far usare il formulario durante la Seconda Prova della Maturità. Il motivo era semplice: evitare  un ulteriore stress dato dal dover imparare a memoria delle formule. La causa, alcuni giorni dopo, era poi stata sposata dal M5S che aveva puntato l'attenzione sul fatto che i ragazzi devono sapere risolvere un problema, è ovvio, ma non sono obbligati a conoscere a memoria decine di formule.

Maturità 2017: il MIUR dice no al formulario

Invece non c'è nulla da fare. Il MIUR ha detto "no" e i maturandi, almeno per quest'anno, dovranno rassegnarsi e studiare a memoria derivate, integrali, limiti notevoli e tutte le formule fondamentali per risolvere il problema assegnato durante la Seconda Prova della Maturità 2017. Il MIUR non lascia spazio a ripensamenti in merito a questa richiesta, sottolineando anzi che il sapere come districarsi tra ciò che è importante studiare a memoria e cosa no "sia un'operazione sofisticata e di grande valore culturale ed educativo". Il M5S, davanti a questa risposta si è detto contrariato, indicando la decisione del MIUR come un voler appiattire il metodo educativo riducendo tutto alla mera memoria. Le chiacchiere però stanno  zero: anche quest'anno la traccia di Matematica dovrà essere affrontata armati solo di calcolatrice, penna e tanta buona volontà.    
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