#Maturità

Omicidi politici, traccia della prima prova di Maturità 2013

19 giugno 2013

AMBITO STORICO-POLITICO: Omicidi Politici

Il XX secolo è stato costellato da eventi bellici e drammatici di grande portata, di cui ancora oggi risentono gli equilibri internazionali. Da sempre nel corso della storia i rapporti e le vicende di paesi sviluppati e di grandi economie ruotano intorno a delicate vicende e situazione spesso incomprensibili. Le lotte per il potere hanno causato sempre gravi sconvolgimenti e innescato guerre di portata mondiale, com'è successo per bene due volte nel corso del 900. Proprio l'assassinio del Duca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, da parte di uno studente bosniaco in visita a Sarajevo (capitale della Bosnia) è indicato dalla Storia contemporanea di Rosario Villari, come l'evento scatenante della Prima Guerra Mondiale. E' ovvio che gli interessi politici e gli equilibri erano molto più complessi e delicati. In ogni caso il 28 luglio 1914 Vienna dichiaro guerra alla Serbia, ritenuta responsabile del delitto, a cui segui il bombardamento di Belgrado. Intervennero altri attori della vicenda: la Russia si schiera a favore dei Paesi Balcanici e, di contro, la Germania dichiara guerra alla Russia e alla Francia. Dopo la prima guerra mondiale anche in Italia gli equilibri interni erano abbastanza precari, specie dopo l'avvento violento di Mussolini nella scena politica, nel corso degli anni Venti. Si ebbero così il 6 aprile 1924 le elezioni politiche che portano Mussolini al potere: vittoria raggiunta con l'uso della violenza, l'intimidazione degli avversari politici e del ritorno dello squadrismo. Questo clima di illegalità, con cui vennero condotte l'elezioni, venne denunciato alla Camera dal deputato Socialista Giacomo Matteotti. Dieci giorni dopo Matteotti venne rapito e il 16 agosto ritrovato il suo corpo. Mussolini si presenta alla camera assumendosi tutta la responsabilità del delitto e sfidando la stessa a metterlo sotto accusa. La Camera non si avvale di questa possibilità, dando di fatto inizio a un regime dittatoriale. Anche la politica del presidente americano Kennedy gli causarono antipatie e nemici, sia fuori che dentro gli Stati Uniti. Per quanto riguarda la politica estera, Kennedy sostiene l'invasione degli esuli castristi a Cuba e pone le premesse per la guerra del Vietnam, che poi assumerà una portata enorme.  Nella politica interna la sua visione "progressista" trova spesso l'opposizione dei Conservatori, specie quelli del Sud e di estrema destra. Durante un viaggio in Texas, dove le opposizioni erano più dure, venne assassinato il 22 novembre 1963, a Dallas. Ancora oggi non sono chiare le responsabilità di questo gesto. Si presuppone che le trame interne siano state veramente forti! I documenti ci riportano in Italia con la testimonianza di Roberto Raja, su I 55 giorni del sequestro Moro. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale e alle complicate e a volte incomprensibili vicende politiche dei partiti italiani, il 16 marzo 1978 venne sequestrato Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, a un passo dal "compromesso storico" con il Partito Comunista. Il sequestro venne rivendicato dalle Brigate Rosse, principali artefici del clima di terrore degli anni 70 in Italia. Il corpo venne rinvenuto il 9 maggio 1978, dopo 55 giorni, in via Caetani, in una macchina parcheggiata proprio a metà tra la sede della DC e del PCI, a dimostrazione di come le Brigate non accettassero nessun tipo di compromesso tra i due partiti.   RAGAZZI ATTENZIONE: i documenti che vi vengono forniti, in alcuni casi, non sono obiettivi nel riportare i fatti, propendendo per una o per l'altra parte. Mettete in evidenza questa cosa nel vostro elaborato: la commissione apprezzerà che abbiate letto e capito i documenti.  .

Scritto da La Francy

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