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Prima prova Maturità 2014 – Tema di argomento storico: "Confronto dell’Europa tra il 1914 e il 2014"

18 giugno 2014

LEuropa del 1914 e lEuropa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistema di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra lEuropa e il resto del mondo.

Nel corso di un secolo, la situazione dell’Europa appare radicalmente mutata negli aspetti riguardanti i sistemi di alleanze, nelle relazioni fra gli Stati europei e nei rapporti con il resto del mondo.

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LEuropa nel 1914: crisi geo-politica e conflittualità

Il 1914 fu un anno focale non solo per i sistemi di alleanze, i rapporti di forza e di potere all’interno degli Stati europei, ma anche per il il ruolo e al percezione dell’Europa all’interno del mondo. Allo scoppio della Grande Guerra nel 28 luglio 1914, l’Europa appariva divisa in due assetti contrapposti: la Triplice Intesa, sistema di alleanze politico-militare che comprendeva come potenze principali l'Impero britannico, la Terza repubblica francese e l'Impero russo; la Triplice Alleanza, una passo difensivo militare che vedeva coinvolti l’Impero Tedesco, l’Impero Austro-Ungarico e il Regno d’Italia. I principali Stati europei, dunque, si trovavano in un gioco di forze caratterizzato dalla prevaricazione militare e politica, condotta attraverso il conflitto. Inoltre, dal 1914 la visione eurocentrica del mondo (messa giàin discussione alla fine dell’Ottocento/ inizio del Novecento con l’ascesa di potenze come gli Stati Uniti d’America e il Giappone) va incontro ad un lento e inesorabile declino: l’Europa, per secoli al centro della storia, nel corso del Novecento perderàquel suo ruolo di modello di riferimento a livello geo-politico e diventerà, terreno di  scontri e conflitti internazionali.

Evoluzione dellEuropa e il processo dintegrazione

Nonostante un primo Novecento caratterizzato da intensi ed eclatanti tensioni e scontri politici, militari ed economici (sfociati in maniera devastante nelle due Guerra Mondiali), dal secondo dopoguerra in poi la situazione dell’Europa va incontro ad un mutamento che porterà poi all’attuale assetto economico-politico. L’idea di un’Europa unita nel segno della pace, della democrazia e della cooperazione economica fu un processo attuato, nel secondo Novecento, da autorevoli uomini politici, i cosiddetti “padri nobili europei”, provenienti da paesi diversi e di diversa estrazione ideologica: socialisti come Blum (Francia) e Spaak (Belgio), cattolici come De Gasperi (Italia), Adenauer (Germania federale) e Schuman (Francia). Tappe importanti di questo processo d’integrazione furono: la creazione nel 1951 della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA, composta da Italia, Francia, Germania federale, Benelux), che aveva il compito di coordinare i settori chiave della grande industria continentale; il trattato di Roma nel 25 marzo 1957, in cui i sei paesi membri della Ceca costituirono la Cee (Comunitàeconomica europea) o Mec (Mercato europeo comune) e Euratom, un tentativo di cooperazione europeo per l’utilizzo dell’energia nucleare. Decisivo fu il trattato di Maastricht (Olanda, febbraio 1992), che istituisce una regolamentazione politica ed economica per l’adesione dei vari Stati all’Unione Europea. Nel 2006, con il trattato di Lisbona, l’Europa comincia a dotarsi di una Costituzione Europea.

 

Lattuale assetto Europeo

Questa evoluzione, nel corso di un secolo e in seguito a questo processo di unione e di integrazione tra gli Stati, ha apportato profonde e importanti modifiche all’assetto dell’Europa e al concetto stesso di Europa. Oggi l’Europa si presenta (nonostante le naturali tensioni e divergenze politiche tra gli Stati membri) in una situazione di pace e generale equilibrio nel sistema di alleanze: ventotto sono attualmente gli Stati europei che hanno aderito a questa unione economico-politica e che quindi cooperano unitariamente all’evoluzione e allo sviluppo della comunità. Quindi i rapporti fra gli Stati non sono più caratterizzati, come nel 1914, da un rapporto di forza politica-militare, bensì da un rapporto dialettico d’intesa e di attiva dipendenza dal punto di vista sia politico che economico. Dal punto di vista della relazione con il resto del mondo, invece, non si può affermare che attualmente l’Europa abbia riacquistato quella posizione centrale, determinate a livello politico-economico, che l’ha caratterizzata nei secoli scorsi: l’Europa si presenta come una potenza ancora non del tutto indipendente, ma legata, soprattutto dal punto di vista economico, alle grande potenze mondiali, prima tra tutte gli Stati Uniti. Si ci aspetta che, attraverso questo processo d’integrazione che continua ancora oggi, l’Europa possa riuscire a risolvere le sue debolezze, e che l’intesa e l’unione tra gli Stati membri possa portare ad una situazione di sviluppo sociale, politico ed economico.

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