#Maturità

Prima prova di Maturità 2015: 70° anniversario della bomba atomica

17 febbraio 2015

Il 2015 è un anno ricco di anniversari e ricorrenze, che potrebbero far gola a coloro che negli uffici del Ministero dell'istruzione elaborano le tracce di Maturità! Infatti un possibile tema della prima prova (traccia di ambito scientifico-tecnologico o tema storico) potrebbe partire proprio dal 70° anniversario delle bombe atomiche sul Giappone per poi condurvi ad un discorso più ampio su quali siano effettivamente le responsabilità internazionali e fin dove si possano spingere i provvedimenti bellici punitivi nei confronti dei Paesi membri dell'ONU! Può esservi utile un rapido riassunto di quello che successe quel fatidico 6 agosto 1945!

Faceva caldo, quel mattino, a Hiroshima. Un giorno come tanti, con l'afa che inizia a soffocarti lentamente già dal mattino, appena ti alzi, e non ti abbandona più per il resto del giorno, incollandotisi addosso fino sera.

Era un giorno come tanti, il 6 agosto 1945 a Hiroshima, in Giappone: anziani e distinti signori passeggiavano per le vie della città, molti giovani erano già pronti a recarsi con molta tranquillità nella propria università, si vedevano tanti padri di famiglia indaffarati, preparati ad andare al lavoro, puntualissimi come sempre. Eppure alle 8.16.08, qualcosa increspa quell'aura di quiete: un grido, qualche sguardo al cielo, qualche dito puntato alle nuvole ad indicare qualche strano oggetto in rapido avvicinamento. E poi, più nulla.

bomba atomica hiroshima nagasaki

L'hanno chiamata "Little Boy", gli americani. Così, in due parole, finiva tutto il lungo romanzo di quella che fu la Seconda Guerra Mondiale. Il nuovo presidente americano Harry Truman (succeduto a Roosevelt, morto il 12 aprile 1945) decise di impiegare contro il Giappone (alleato di Germania nazista e Italia fascista) la nuova "arma totale", bomba a fissione nucleare sperimentata per la prima volta in luglio nel deserto del Nuovo Messico. La decisione di Truman fu sicuramente molto sanguinosa, ma non priva di una qualche strategia:

  • serviva in primo luogo ad abbreviare la guerra nel Pacifico, che si preannunciava ancora lunga e sanguinosa;
  • aveva lo scopo di mostrare al mondo intero la potenza invincibile dell'esercito e dell'intelligence americana.

In seguito al bombardamento di Hiroshima (6 agosto 1945) e Nagasaki (15 agosto), dopo che l'Unione Sovietica ebbe dichiarato guerra al Giappone, l'imperatore Hirohito offrì agli alleati la resa incondizionata. Lo sgancio della bomba atomica in Giappone fu solo l'inizio di una serie di lunghissimi dibattiti sui rischi derivanti dall'utilizzo di armi di distruzione di massa; per la prima volta, inoltre, venne sensibilizzata l'intera popolazione mondiale sul tema della pericolosità delle radiazioni e delle contaminazioni da materiale radioattivo. Ma le tragedie, quando capitano, non sono mai male accompagnate: si trascinano dietro un mare di conseguenze, sia pratiche che ideologiche.

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