Tra studenti prossimi ad una crisi nervosa e professori disperati per il calo di rendimento dei loro alunni, i test d'ingresso universitari hanno mietuto molte vittime, ma anche per questo 2014 ce li siamo ormai lasciati quasi del tutto alle spalle. Ci scrive adesso Federico, uno studente dell'ultimo anno di liceo scientifico, emozionato per essere rientrato nella graduatoria finale di Medicina, per ringraziarci del supporto che gli abbiamo fornito durante il difficile periodo di studio e per porci una domanda che, sicuramente, può essere estesa a tutti noi maturandi che intendiamo proseguire con l'università.
Il punto interrogativo è: quanto è importante, ormai, l'Esame di Maturità? Se, come Federico, abbiamo superato prove complicate come i test di ammissione e abbiamo quindi già dimostrato di avere una buona preparazione e di essere pronti per il mondo universitario, dobbiamo davvero preoccuparci di passare l'Esame con il punteggio più alto possibile, magari rischiando di compromettere la nostra sanità mentale?
Come abbiamo già detto in articoli passati (leggi anche Ecco perché gli esami di maturità sono inutili), oltretutto, l'esame di maturità si sta traducendo sempre più in una mera formalità, poiché, come riportano le statistiche, il vero sbarramento viene applicato durante l'anno con le tradizionali verifiche e interrogazioni. Se poi abbiamo intenzione di proseguire gli studi e quindi raggiungere un titolo di studio di valore maggiore al diploma, quest'ultimo davvero verrebbe surclassato e, infine, completamente ignorato. In un contesto del genere, "le conoscenze acquisite durante il ciclo superiore non avranno più valore, se non quello che gli attribuiamo noi stessi quando le utilizziamo come base per studi successivi", ci spiega, in una e-mail, Federico.
Giocarsela male alla maturità, può, però, rappresentare un rischio. Oltre al pericolo di rimanere bocciati, cosa che, essendosi meritati un posto all'università, non dovrebbe accadere, bisogna considerare quanto si è certi di terminare gli studi universitari. Se mai si decidesse di interromperli, ci si ritroverebbe con in mano solo un diploma e sarebbe penalizzante essere usciti con 60 o poco più. Meglio quindi non spaccarsi la testa sui libri per un inutile risultato da lode, ma superare l'esame almeno discretamente per poter fronteggiare qualsiasi eventualità e dare un senso a tanti faticosi anni di studio!
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