#Maturità

Piccolo manuale di sopravvivenza alla Maturità. Capitolo Ottavo

23 gennaio 2017

8. L’orale

Finalmente lo spettacolo, quello vero, ha inizio. Ma facciamo un passo indietro.

Gli scritti sono finiti e tu, anziché andare a fare bagordi, shopping o la ceretta integrale, hai pensato bene di rivederti gli argomenti degli scritti e, nel caso della seconda e terza prova, di tentare di rifare gli scritti il più correttamente possibile, magari trovandoti con alcuni dei tuoi compagni. Ottima scelta! Il preludio del successo oserei dire.

Siccome hai seguito punto per punto questa piccola guida, hai già preparato una bellissima tesina dalla quale potrai iniziare il tuo brillante orale, vero? Salva la presentazione in due chiavette e prova ad aprirla il giorno prima in un PC che non sia il tuo (ricorda che alcuni formati, come ppt, vengono riconosciuti da tutti i PC mentre altri, come quelli di libreoffice, non vengono letti correttamente oppure non vengono letti affatto).

Solitamente il candidato può incominciare esponendo il suo elaborato (ricorda di non sforare i tempi!), al quale segue la correzione delle verifiche (spero che il giorno prima tu abbia riguardato le domande dei compiti!) e quindi le domande finali. Se ti dovesse venire chiesto da un commissario esterno qualcosa che non hai fatto a lezione… no panic! Sfodera il massimo del tuo carisma e dì semplicemente: “Purtroppo non abbiamo approfondito questo argomento in classe ma penso che ...” e vai di arrampicata sugli specchi!

Tradizione vuole che l'ultima domanda sia sempre: “Che progetti hai per il futuro?”. Evita, come mi è capitato di sentire, di dire che partirai quello stesso pomeriggio per Riccione dove speri di trovare “tanta roba”. Non farti cogliere impreparato: devi essere sincero ma non troppo. Evita “di andare all'Università non se ne parla perché odio studiare!”, cerca di far capire che ci hai riflettuto su, che sai guardare con lucidità al tuo futuro ma anche con entusiasmo, che sei pronto a darti da fare per diventare un adulto responsabile ma sopratutto realizzato.

In una parola: che sei MATURO!

Scopri di più nel capitolo 9!

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