#Maturità

Piccolo manuale di sopravvivenza alla Maturità. Capitolo Quarto

7 novembre 2016

4. Keep calm: come non farsi prendere dal panico

“Il cervello umano è sorprendente: rimane attivo 24 ore al giorno, si blocca solo durante un esame” R. Ghatourey.

In questo capitolo non parleremo delle crisi di panico patologiche, per le quali qualche consiglio benevolo non basta ma che richiedono un intervento medico. Parleremo dell’ansia che, chi più chi meno, tutti abbiamo provato prima e durante un esame, ma anche una performance sportiva, un appuntamento importante...

I sintomi sono: ipersudorazione (con probabile comparsa di ascella pezzata), secchezza delle fauci (ecco perché spesso alle conferenza gli oratori hanno una bottiglietta d’acqua), difficoltà nell'articolare le parole, ma soprattutto, quelle poche parole che escono dalla nostra bocca, sono delle cazzate!

Che fare? Per esperienza, posso dire che il 99% dei professori, trovandosi davanti a un caso umano come quello appena descritto, ha un motto di compassione e tenta di rassicurare il malcapitato. Ma questo spesso non basta.

Una ricerca condotta da me sui miei studenti mi porta ad affermare che uno studio adeguato prima dell’esame (o dell’interrogazione) riduce dell'80% l’insorgere di attacchi di panico, quindi, se non è ancora troppo tardi, studia! Se già adesso non riesci a dormire perché sei in ansia per l’esame di giugno, non rigirarti sul letto, non messaggiare con chi ha lo stesso problema, ma alzati nel cuore della notte e stendi (o riguarda) il tuo piano di studio (quanto e cosa devo studiare ogni giorno, quando mi devo trovare con i miei amici per farlo insieme). Questo dovrebbe tranquillizzarti un po’. Se non funziona, comincia a studiare la materia più pallosa. Vedrai che il sonno arriva (e se non arriva almeno sarai più preparato!).

Il sonno, però, è indispensabile per il tuo benessere psicofisico. Per essere sicuro di dormire abbastanza, visto che raramente non si riesce ad addormentarsi per l’ansia, ma molto più spesso ci si sveglia nel cuore della notte, c’è solo un metodo: andare a letto prima (al massimo alle 23.00, se ci si sveglia alle 7.00).

Ma arriviamo al giorno dell’esame (o dell’interrogazione se anche questa ti mette ansia).

Per stilare questa piccola giuda, ho consultato alcuni testi e alcuni siti che indicano come gestire l’ansia e ho trovato dei consigli veramente efficaci che vanno dalla respirazione guidata, al rilassamento muscolare, dalla visualizzazione positiva alla sana alimentazione. Non essendo un’esperta, mi sembra inopportuno che ti illustri queste tecniche e ti invito perciò a fare una ricerca come quella che ho fatto io. Un consiglio, però, mi viene dal cuore ed è ciò che mi ha aiutato di più a vincere l’ansia (e mi aiuta tuttora. Cosa credevi? Che l’ansia fosse come i brufoli che a 18 anni passano?). Il consiglio è: Mettetela via!

L’ansia c’è, arrenditi ad essa. Dille: va bene, hai vinto tu: sono completamente rintronato, ti sei presa il mio sonno, il mio respiro e i miei pensieri. E adesso? Cosa può succedere di catastrofico? Non sono un cardiochirurgo che ha nelle sue mani la vita di un altro uomo. Non sto camminando su un filo sospeso a decine di metri dal suolo. Sto facendo un esame (o sto perdendo una notte), e allora? Non mi bocceranno per un interrogazione andata male o perché all'esame non dirò tutto quello che so. Forse prenderò un voto basso? E allora? Io so quanto valgo! So che ho dato il meglio e sono orgoglioso di me!

Se anche questo non funziona ricorda che, alla fine, l’esame di maturità è solo un rito di iniziazione alla nostra società. In alcune tribù dell’Amazzonia i giovani devono gettarsi da una rupe con una liana attaccata ai piedi. A te è andata meglio, non credi?

Leggi il Capitolo 5!

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