#Maturità

Piccolo manuale di sopravvivenza alla Maturità. Capitolo Settimo

9 gennaio 2017

7. Gli scritti

Non ho fatto il capitolo "notte prima degli esami", ma spero bene che tu non arrivi agli scritti con le macchie di vino e soprattutto la faccia che testimoniano i bagordi della giorno precedente: la sera prima mangia leggero, se ce la fai vai a farti una bella corsa, non toccare i libri e vai a letto presto. Sei padrone di non farlo, ma poi non lamentarti se soffri di ansia da esame. Quella non è ansia da esame: è imbecillità (e, detto per inciso, immaturità).

Quindi eccoti qui: fresco e riposato, sicuro di te ma non sfacciato, educato ma non ruffiano, sereno ma non giulivo.

Alla consegna dei temi evita di fare qualunque tipo di commento, evita le facce e soprattutto di incrociare lo sguardo dei compagni. Concentrati e cerca di esimerti da qualsiasi giudizio: questo non è né il momento per esultare né per disperarsi. Se il titolo è uno di quelli pronosticati e di cui hai una competenza massima, meglio così, è un buon inizio ma non pensare che basti. Se, viceversa, il titolo ti sembra tratto da un libro di favole aramaiche e non riconosci neanche una parola amica, non disperare: leggi con più calma e scoprirai che un collegamento con quello che hai fatto a scuola (si spera più di uno) c’è. Parti da quello.

Da qui in poi dovresti mettere in atto strategie che hai affinato durante l’anno scolastico (in teoria durante gli ultimi 5 anni scolastici). C’è chi trova produttivo buttarsi a capofitto in una sorta di Brainstorming per poi potare i diversi concetti e dare forma organica all'opera. Personalmente, penso sia più utile fare una sorta di canovaccio (sottoforma di schema o almeno di punti chiave) che serva come "faro" per evitare di andare fuori tema.

Per quanto riguarda il compito di lettere, pur non essendo io titolata a parlarne, ho potuto assistere purtroppo a scene di panico dovute al fatto che nell'ultima mezzora i candidati si convincevano che avevano sbagliato nella scelta del tema e tentavano di farne un altro in pochissimo tempo. Pessima idea! Piuttosto, investite tutto il tempo che vi è necessario per leggere con calma le alternative e per scegliere a mente lucida; una volta effettuata la scelta andate avanti per la vostra strada e non volgete più indietro lo sguardo se non volete, come la moglie di Lot, diventare statue di sale.

Per quanto concerne invece il compito con più domande (la terza prova) partite da quello che sapete meglio, sia per ottimizzare i tempi che per aumentare la fiducia in voi stessi.

Leggi il capitolo otto: clicca qui!

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