Cari maturandi,
So che sono tempi duri per tutti noi, ma vorrei chiedere un po' di solidarietà fra dead men walking.. voglio dire, tutti gli altri non capirebbero! Quando si parla di studiare non fanno altro che dirmi "dai, forza è l'ultimo anno, l'ultimo sforzo e poi potrai finalmente dire addio al liceo".Grazie tante, è come dire a uno che sta per fare la sua prima vaccinazione "pochi secondi e sarà tutto finito, non ti farà male!". Non trovate assurdo che anche in giornate come questa (cioè, per intenderci, da me è nuvoloso e nel solo tragitto fino a scuola ho seriamente rischiato di aprire un banchetto per vendere ghiaccioli al delizioso gusto di carne) non abbia la minima voglia di studiare? Posso capire quando fa caldo, c'è il sole, il cielo azzurro e tutto, anche il libro di filosofia sembra farsi beffe di te dicendoti "non illuderti, è inutile che provi anche solo ad aprirmi, sai bene che non riuscirai mai a concentrarti!". Poi beh, c'è chi accetterebbe di studiare anche durante l'apocalisse, tipo Leopardi: "Il fare è il miglior modo di imparare" diceva. Sì grazie Jack, ma, purtroppo, l'unica cosa che mi viene voglia di fare davanti ad un esercizio sulle derivate è disintegrare il quaderno di matematica. Insomma, mi spiegate perché quasi non sopporto neanche più la sola vista di un libro di testo e al posto di seguire le lezioni preferirei dormire sul banco?
Voglio dire, c'è stato un tempo in cui mi piaceva andare a scuola tipo tre o quattro anni fa.. facciamo anche sei.. no beh forse erano le elementari adesso che ci penso bene.. E prima di iniziare le superiori ero tipo: "EVVAI, INIZIO IL LICEO!!!". Povera illusa, non sapevo proprio a cosa stavo andando incontro. (Ecco, diciamo che ho iniziato a rendermene conto dopo la prima verifica di matematica).
