Ciao ragazzi, ormai siamo tutti in vacanza e siamo pronti per questo
Natale. Ma abbiamo realizzato che si tratta del nostro
ultimo Natale? Purtroppo sì, cari miei maturandi, è l'ultimo Natale al liceo.
Ho realizzato tutto questo quando è finito il
Concerto di Natale tenuto dal mio liceo. Mi ricordo ancora l'anno scorso, quando ero
rappresentante, la voglia di fare, il desiderio che fosse un momento magico, ma poi anche l'ansia del momento, la paura di doverlo presentare, ma soprattutto il sorriso su centinaia di ragazzi che guardavano. E quest'anno l'ho vissuto da ospite, senza impegnarmi attivamente. Ed è stato
bello. E' stato un
momento magico. E' stato l'ultimo concerto, un
ricordo che mi porterò dentro, un momento dove, guardando i miei compagni, abbiamo realizzato che sarebbe stata l'
ultima volta.
Lo so, oggi sono abbastanza
tragico, ma quando questi pensieri mi assalgono, non riesco a mandarli via. Riesco solo a pensare e a notare il lato peggiore che ho trascurato fino a quel momento. Siamo così proiettati verso il futuro, verso quello che verrà e quello che sarà, da non renderci conto di quello che stiamo per
perdere. E me ne sono accorto parlando con la gente più grande di noi. Quando ripensano al liceo, ecco che il loro volto diventa la perfetta combinazione di
gioia per il ricordo ma
malinconia per quello che è passato. Ripensano agli
amici, ripensano alle
risate, ripensano a quegli
stabili pericolanti. Ci sono anche i momenti tristi, ma gli anni del liceo sono sempre gli anni del liceo.
Gli anni del liceo sono tra i migliori che avremo.
Ed ecco che la mia mente ricorre all'
8 settembre. Ma non un 8 settembre qualsiasi, quello di ben
5 anni fa. Quel giorno dove mi sono affacciato per la prima volta su questo mondo. Ed ecco che, in 5 anni che sono sembrati
pochissimo, sono arrivato dove ero tre mesi fa. E neanche il tempo di realizzarlo e siamo a dicembre.
Giugno mi spaventa. Non solo per l'esame, ma perché giugno sarà l'
ultima tappa, l'ultima volta dentro quelle mura, l'ultima volta da
liceale. L'ultima volta sui
banchi di scuola, l'ultima volta con quei ragazzi con cui abbiamo condiviso tutto, l'ultima volta con quei professori che ci hanno presi, guardandoci come dei bambini spaventati, che quel giorno ci tratteranno da loro
pari. Quel giorno avranno realizzato un obiettivo, portare in quinta dei ragazzi. E anche loro avranno quel velo di
malinconia che, comunque, si può già intravedere quando si accenna all'anno prossimo.
E in tutto questo, non mi resta che dire una cosa. "
Grazie". Grazie a tutti quelli che hanno permesso di rendere questi anni speciali, grazie a quelli che mi hanno aiutato a crescere, grazie a chi mi ha supportato e sopportato.
Buon Natale ragazzi.