Okay, aspettate un attimo. Devo trovare un modo carino e gentile per dirlo. Forse... No. Va bene, lo dico. Ma che ca**o di tracce di me**a si sono inventati? Ma facevano proprio schifo. Non si capiva un cavolo. Maledetta seconda prova maturità, avrò gli incubi.
Con calma, riprendiamo dall'inizio. Questa notte ho contemplato il soffitto per tutto il tempo. Vi saprei illustrare alla perfezione le 200 tonalità diverse di bianco che ho intravisto. Per non parlare del pavimento, qualcosa di stupendo. Quando si hanno 9 ore di tempo, sdraiati a non far nulla, si scoprono cose che pensavo non esistessero. Incredibile. Vabbe', mi alzo, senza aver chiuso occhio. Prendo i primi vestiti che mi capitano sotto mano, mi giro ed è lì. "Preparazione seconda prova maturità". Prendo il libro e, nel dubbio, lo lancio sopra gli altri. Non lo voglio più vedere. Esco di casa, direzione scuola.
Arrivo e, invece dei soliti compagni di classe, mi trovo davanti una marea di zombie assonnati. Non hanno dormito una cippa di rapa, ovviamente, come me. Un cenno rapido di saluto e mi appoggio al muro, sperando di poter recuperare il sonno andato perso. Ci chiamano, salgo, prendo posto. Appena mi ritrovo davanti quella cavolo di prova, per me è panico. Davvero, panico. Guardo il primo problema e non ho la più pallida idea di che cavolo sia un punto angoloso. Vabbe', lasciamo stare. Leggo il secondo, sembra fattibile. Giro pagina, mi chiede 200 tipi diversi di grafici. Ma puoi andartene a quel paese.
Niente, iniziamo questa seconda prova maturità dai quesiti, sperando che mi portino più fortuna. Leggo il primo, lo scarto. Leggo il secondo, fattibile, va bene. Il terzo non lo capisco, il quarto lo scarto, il quinto fa davvero schifo, il sesto non so da che parte prenderlo, nel settimo mi servirebbe proprio quella formula che non ho studiato, mentre l'ottavo e il nono vanno bene. Il decimo, ovviamente, no. Li riconto. MER*A. Non sono 5, tocca inventarsi qualcosa. Li riguardo e, mentre sto cercando di capire il primo, mi torna in mente la formula del settimo. Perfetto, uno in più.
Guardo l'orologio, è già passata più di un'ora, conviene iniziare a lavorare. Da cosa parto? I quesiti vanno bene. Mentre inizio a lavorarci ecco che compaiono nella mia mente tutte le formule di cui avevo bisogno. E i cinque quesiti sono fatti, ora tocca al problema.
Guardo il primo, quello applicato alla realtà fa schifo. Lo scarto. Si va con il secondo. Inizio ad abbozzare qualcosa, sembra avere senso. Vuoi mettere che, forse forse, le cose sono così semplici? A rotta di collo finisco il problema, sembra avere un bell'aspetto, quindi sarà anche giusto. Mancano 30 minuti alla fine, sono troppo stanco. Consegno e me ne vado, come è andata, è andata.
E voi? Come avete vissuto questa seconda prova? Fatecelo sapere!
