#Maturità

Maturità 2017, autore versione di latino: cosa sapere se esce Virgilio

13 giugno 2017

Versione di Latino Maturità 2017: traccia su Virgilio

Sarebbe bello poter avere poteri magici per dare una sbirciata al futuro, no? Quantomeno, quando si tratta di capire quale autore latino sarà scelto dal Miur per la Seconda prova della Maturità 2017 di liceo classico, qualche superpotere sarebbe d’aiuto. Purtroppo, però, siamo comuni mortali e fino al 22 giugno, giorno del secondo scritto dell’Esame di Stato, sarà un grande mistero. Questo significa che dovrai prepararti su tutti gli autori latini in programma. Sei rimasto indietro e non sai come fare a ripassarli tutti? Non ti preoccupare: puoi cercare di giocare d'anticipo concentrandoti solo su quegli autori che hanno più possibilità di essere oggetto della versione di latino. Uno degli autori più celebri della letteratura latina, insieme a Seneca e Cicerone, è Virgilio, che deve la sua fama secolare all’Eneide, ma anche per essere stato scelto da Dante come sua guida nell’Inferno all’interno della Divina Commedia. Paradossalmente, un testo di Virgilio non è mai uscito alla Maturità: che sia il suo turno quest’anno? Per ripassare in vista della seconda prova, ecco una guida sintetica con vita, opere, stile e trucchi per tradurre Virgilio nel caso un suo testo fosse scelto per la Versione di Latino 2017! Quale autore uscirà? Per saperne di più leggi: Autore versione di latino Maturità 2017: chi sarà? virgilio seconda prova

Versione di Latino Maturità 2017: vita e opere di Virgilio

Publio Virgilio Marone nacque nel 70 a.C. in provincia di Mantova. Studiò a Cremona e Milano grammatica e retorica prima di trasferirsi a Roma, dove studiò anche greco, latino, matematica e medicina. Nella città eterna, si dedicò all’eloquenza, studio che abbandonò dopo non essere riuscito a pronunciare alcuna frase in pubblico. In seguito allo scoppio della guerra civile tra Ottaviano e le forze di Bruto e Cassio, Virgilio perse le terre che il padre aveva a Mantova e dovette spostarsi a Napoli con la famiglia. Qui, oltre a frequentare la scuola epicurea, conobbe Orazio e scrisse la sua prima opera, Le Bucoliche, in cui vuole rappresentare il dramma della perdita dei territori cari. Tra il 36 e il 29 a.C, Virgilio scrisse anche Le Georgiche, quattro libri in cui racconta la vita nei campi, l’apicoltura e l’allevamento e traccia un profilo del modello ideale di società umana. Nel 29 a.C., Ottaviano Augusto, dopo avere sconfitto ad Azio Marco Antonio e Cleopatra, soggiornò nell’abitazione di Virgilio, il quale riuscì a leggere all’imperatore Le Georgiche, diventando così uno dei poeti prediletti di Augusto e di tutto l’Impero romano. Successivamente, tra il 29 e il 19 a.C., Virgilio scrisse la sua opera più celebre, L’Eneide, in cui narra le gesta di Enea, eroe che partecipò alla guerra di Troia e che fondò la città di Roma. Il poema epico aveva l’obiettivo di esaltare la grandezza di Giulio Cesare, di suo figlio adottivo Cesare Ottaviano Augusto e dei loro discendenti. Nel 19 a.C., Virgilio decise di andare in viaggio in Grecia per scoprire i luoghi descritti nei poemi omerici, ma fu convinto dall’Imperatore, incontrato ad Atene, a tornare in Italia a causa delle sue cattive condizioni di salute. Il 21 settembre, però, Virgilio morì a Brindisi, a causa di un colpo di sole: prima di morire chiese ai suoi compagni di viaggio di bruciare l’Eneide perché non ancora revisionato. Augusto fece comunque pubblicare l’Eneide, mentre le spoglie di Virgilio furono condotte a Napoli, e in seguito andarono perdute.

Versione di Latino Maturità 2017: stile di Virgilio

Virgilio è stato un autore latino molto originale, in grado di fondare un proprio stile innovativo in grado di conciliare l’ordine con la libertà creativa. Testimonianza di questo fatto è l’esametro virgiliano che si basa su poche cesure principali regolari che vengono combinate con cesure accessorie che rendono il verso flessibile e libero, senza ricorrere al metro. Dal punto di vista del linguaggio, Virgilio usa arcaismi e poetismi, ma soprattutto crea dei neologismi, collegando tra di loro parole di uso quotidiano e non appartenenti al registro poetico. In tutte le sue opere, infatti, emerge la tendenza alla semplicità e all’armonia, risultato di un lungo lavoro e di una conoscenza culturale molto vasta. Prediligi la paratassi, con frasi brevi, mentre fa uso di figure retoriche quali iperbati e anastrofi, chiasmi o parallelismi, senza però ricorrere a virtuosismi non necessari. Inoltre, l’autore latino fa largo uso di allitterazioni, onomatopee, assonanze, consonanze ed epiteti per far coinvolgere il lettore nella psicologia del personaggio: obiettivo di Virgilio, infatti, è quello di dare spazio alla soggettività dei personaggi e quindi ai singoli punti di vista, mediandoli però con il punto di vista generale del narratore onnisciente.

Versione di Latino Maturità 2017: come tradurre Virgilio

A questo punto, ecco alcuni consigli per fare una buona traduzione di latino:
  • Leggi con attenzione titolo, didascalia e note. Il titolo della versione è molto utile perché ci aiuta a capire l’argomento o il protagonista della traccia da tradurre. Spesso il titolo può coincidere con una frase del testo, di solita la prima o relativa a un passaggio chiave nel brano proposto. Leggi attentamente anche la didascalia che introduce il brano poiché ti aiuta a contestualizzare l’intero testo. A questo fine, sono molto utili anche le eventuali note.
  • Leggi la versione più di una volta. Capito l’argomento principale, è necessario leggere almeno un paio di volte il testo della versione nella sua interezza per cercare di capire il significato generale della versione.
  • Inizia ad analizzare grammaticalmente il testo. Arrivato alla maturità di liceo classico, saprai ormai che l’ordine degli elementi di una frase latina non corrisponde alla costruzione italiana di una frase. Per ogni periodo, individua innanzitutto il verbo della proposizione principale, da cui puoi ricavare soggetto, complemento oggetto ed eventuali complementi indiretti e poi fai lo stesso con le proposizioni subordinate.
  • Tieni presente lo stile di Virgilio: abbiamo visto che Virgilio utilizza molto le coordinate, frasi molto brevi e un linguaggio non virtuosistico.
  • Fai attenzione alle figure retoriche, quali iperbati, anastrofi, chiasmi, parallelismi, onomatopee, allitterazioni, assonanze e consonanze.
  • Usa il vocabolario per tradurre le frasi. Non essere pigro: se hai il dizionario a disposizione, utilizzalo! Una volta che hai ordinato i vari elementi delle frasi, puoi iniziare a cercare sul dizionario i significati delle parole che non conosci o su cui hai dubbi. Controlla sempre i vari significati che la parola può avere per capire quello che fa al caso tuo e leggi gli esempi riportati: Virgilo è uno degli autori latini più celebri e molte frasi sono usate come esempi di traduzione sul vocabolario!
  • Rileggi il testo. Ovviamente prima di consegnare il testo, rileggi l’intera versione e la traduzione da te effettuata per controllare eventuali errori e che il testo abbia un senso logico compiuto.
 
PAGA CON

Ciao, benvenuto su ScuolaZoo! Come possiamo aiutarti?

ScuolaZoo