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Versione di Latino Maturità 2017: cosa sapere se l'autore è Cicerone

12 giugno 2017

Versione di Latino Maturità 2017: traccia su Cicerone

Fino al 22 giugno, giorno di Seconda prova della Maturità 2017, non possiamo sapere quale sarà l’autore scelto dal Miur per la versione di latino che i maturandi di liceo classico si troveranno ad affrontare. Tuttavia, possiamo vedere di fregare il Ministero giocando d’anticipo e arrivando preparati su gli autori che con più probabilità potrebbero essere oggetto della traccia. Cicerone è in assoluto l’autore latino più amato dal Miur, che lo ha scelto ben 20 volte, di cui l’ultima nel 2009. Visto la sua sterminata produzione letteraria, il buon Marcus Tullius Cicero è sempre in prima linea quando si parla di toto-autore per la traccia di seconda prova di liceo classico. Durante gli anni di liceo avrai studiato sicuramente Cicerone, ma ecco per te una guida sintetica con vita, opere, stile e trucchi per tradurre questo autore nel caso un suo testo fosse scelto per la Versione di Latino 2017! Quale autore uscirà? Per saperne di più leggi: Autore versione di latino Maturità 2017: chi sarà? [caption id="attachment_288345" align="aligncenter" width="520"]cicerone OLYMPUS DIGITAL CAMERA[/caption]

Versione di Latino Maturità 2017: riassunto vita di Cicerone

Marco Tullio Cicerone nacque ad Arpino (oggi in provincia di Frosinone) il 3 gennaio 106 a.C., in una ricca famiglia equestre, che però non aveva origini nobiliari. Il padre decise di trasferirsi a Roma, così da permettere al figlio di studiare giurisprudenza, arte oratoria, letteratura e filosofia. In particolar modo, Cicerone si appassionò al pensiero dell’epicureismo e dello stoicismo, tanto che trascorse alcuni anni in Grecia frequentando scuole di filosofia. Tornato a Roma, grazie alle sue brillanti doti di eloquenza, Cicerone iniziò una lunga carriera politica. Inizialmente questore di Marsala, Marco Tullio assunse la carica di edile, poi di pretore e infine di console. È durante la sua carica di console che, nel 63 a.C, soffocò nel sangue la congiura di Catilina: Catilina era infatti il leader dell’area più radicale dei popolari (Cicerone invece sosteneva gli ottimati), che aveva tentato il colpo di Stato. Nelle quattro Catilinarie, Cicerone denunciò l’avversario per il suo tentativo di rivolta, facendo così condannare a morte i congiurati, mentre Catilina fu ucciso in battaglia. Tuttavia, nel 58 a.C. , per volere di Cesare – che era diventato triumviro – Cicerone venne condannato all’esilio per avere mandato a morte i congiurati senza regolare provocatio ad populum (istituto giuridico del diritto romano per cui la pena capitale poteva essere trasformata in un’altra pena se così stabilito dal giudizio popolare). Richiamato a Roma nel 57 a.C, Cicerone si dedicò per alcuni anni all’attività di avvocato e all’approfondimento dell’arte oratoria. Nel 52 a.C, prese le parti di Pompeo nella guerra civile tra quest’ultimo e Cesare; sconfitto Pompeo, Giulio Cesare perdonò Cicerone, ma lo confinò ai margini della vita politica di Roma, così che l'autore decise di ritirarsi dalla vita pubblica. Dopo la morte di Cesare, nel 44 a.C, si schierò con Bruto, osteggiando Marco Antonio. Una volta che quest’ultimo divenne triumviro insieme a Ottaviano e Lepido, Marco Antonio fece uccidere Cicerone da alcuni sicari, nel 43 a.C, nella sua villa di Formia.

Versione di Latino Maturità 2017: opere più importanti di Cicerone

Cicerone è senz’altro uno dei uomini politici più importanti dell’epoca repubblicana romana, la cui fama è giunta ai giorni nostri grazie alla sua ampissima produzione scritta. Il suo obiettivo fu quello di divulgare la filosofia greca a Roma, tanto che Cicerone non solo inventò il linguaggio filosofico latino, ma ci ha permesso di conoscere la filosofia greca. La sua produzione può essere divisa in orazioni, opere di retorica e politica, opere filosofiche, raccolte poetiche, opere in prosa e traduzioni e raccolte epistolari.

Orazioni più importanti:

  • Pro Quinctio (81 a.C.)
  • Pro Roscio Amerino (80 a.C.),
  • Verrinae (70 a.C.)
  • De lege agraria (63 a.C.)
  • Pro Rabirio perduellionis reo (63 a.C.)
  • Pro Murena (63 a.C.)
  • Catilinarie (63 a.C.)
  • Pro Sulla (62 a.C.)
  • Pro Archia (62 a.C.)
  • De domo sua (57 a.C.)
  • Pro Sestio (56 a.C.)
  • Pro Caelio (56 a.C.)
  • Pro Balbo (56 a.C.)
  • In Pisonem (55 a.C)
  • Pro Rabirio postumo (54 a.C.)
  • Pro Milone (52 a.C.)
  • Philippicae (44-43 a.C.).

Opere di retorica più importanti:

  • De oratore (55 a.C.)
  • De legibus (52 a.C.)
  • De re publica (54-51 a.C.)
  • Orator (46 a.C.)
  • Brutus (46 a.C.)

Opere filosofiche più importanti:

  • Tusculanae disputationes (45 a.C.)
  • De natura deorum (45 a.C.)
  • Laelius de amicitia (44 a.C.)
  • De Officiis (44 a.C.).

Versione di Latino Maturità 2017: stile di Cicerone

Lo stile dell’oratoria ciceroniana è chiaro e geometrico e si caratterizza per l’uso della lingua latina pura, ossia usando un linguaggio privo di grecismi o di termini rari e poetici. Cicerone utilizza molto l’ipotassi rispetto alla paratassi (ossia predilige l’uso di frasi subordinate che di coordinate per la costruzione del periodo) così da potere mettere in rilievo le relazioni logiche fra le varie parti del discorso. Tre le figure retoriche maggiormente usate da Cicerone in oratoria - assonanza, antitesi e simmetria – mentre nella prosa utilizza anche metafore, parallelismi e comparazione.

Versione di Latino Maturità 2017: come tradurre Cicerone

A questo punto, ecco alcuni consigli per fare una buona traduzione di latino:
  • Leggi con attenzione titolo, didascalia e note. Il titolo della versione è molto utile perché ci aiuta a capire l’argomento o il protagonista della traccia da tradurre. Spesso il titolo può coincidere con una frase del testo, di solita la prima o relativa a un passaggio chiave nel brano proposto. Leggi attentamente anche la didascalia che introduce il brano poiché ti aiuta a contestualizzare l’intero testo. A questo fine, sono molto utili anche le eventuali note.
  • Leggi la versione più di una volta. Capito l’argomento principale, è necessario leggere almeno un paio di volte il testo della versione nella sua interezza per cercare di capire il significato generale della versione.
  • Inizia ad analizzare grammaticalmente il testo. Arrivato alla maturità di liceo classico, saprai ormai che l’ordine degli elementi di una frase latina non corrisponde alla costruzione italiana di una frase. Per ogni periodo, individua innanzitutto il verbo della proposizione principale, da cui puoi ricavare soggetto, complemento oggetto ed eventuali complementi indiretti e poi fai lo stesso con le proposizioni subordinate.
  • Tieni presente lo stile ciceroniano: abbiamo visto che Cicerone usa molto le subordinate e periodi lunghi (anche fino al 7° grado di subordinazione). Questo vuol dire che puoi aspettarti diversi verbi in un periodo, collegati alla principale o l’uno all’altro. È importante quindi fare una sorta di analisi del periodo prima di potere iniziare con la traduzione.
  • Fai attenzione alle figure retoriche, quali assonanza, antitesi, simmetria, parallelismo, similitudini e metafore.
  • Usa il vocabolario per tradurre le frasi. Non essere pigro: se hai il dizionario a disposizione, utilizzalo! Una volta che hai ordinato i vari elementi delle frasi, puoi iniziare a cercare sul dizionario i significati delle parole che non conosci o su cui hai dubbi. Controlla sempre i vari significati che la parola può avere per capire quello che fa al caso tuo e leggi gli esempi riportati: Cicerone è l’autore latino più celebre e molte frasi sono usate come esempi di traduzione sul vocabolario!
  • Rileggi il testo. Ovviamente prima di consegnare il testo, rileggi l’intera versione e la traduzione da te effettuata per controllare eventuali errori e che il testo abbia un senso logico compiuto.
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