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Bocciato alla maturità fa ricorso al Tar. Il verdetto: promozione!

17 agosto 2015

La commissione, a voce, gli dice che ha passato l’esame di maturità. A distanza di qualche giorno il ragazzo scopre di essere stato bocciato. Il motivo? È stato cambiato uno di punteggi.

È la triste storia di un ragazzo della Toscana che, come molti di voi, ha sostenuto l’esame di maturità nel 2014. Dopo che la commissione gli aveva comunicato che l’esame era stato tranquillamente superato, si è visto bocciato sui tabelloni. E, come se non bastasse, non è nemmeno riuscito a passare a settembre, quando i professori hanno voluto rivederlo. Sentendosi vittima di un’ingiustizia, è ricorso al Tribunale amministrativo regionale, il Tar.

maturità esame

A un anno di distanza arriva la sentenza. La commissione aveva approvato all’unanimità il punteggio di 20 all’orale, sufficiente perché il ragazzo passasse l’esame. Poi, secondo l’ispettore del ministero, il presidente di commissione avrebbe deliberatamente cambiato il voto, arrivando così a bocciare il ragazzo. Il presidente, a sua volta, si è difeso dicendo che la commissione non aveva mai raggiunto alcun verdetto all’unanimità.

Il Tar, analizzata la situazione, ha decretato che il comportamento tenuto dalla commissione non sia stato consono e ha, di conseguenza, concesso il diploma al ragazzo con un anno di ritardo. Inoltre, ha condannato la scuola a pagare tutte le spese processuali.

Non si evincono le ragioni del repentino cambio di opinione. Tale carenza motivazionale non appare colmata nemmeno nei verbali”.

E voi come avreste reagito? Avreste combattuto? Vi ricordo che il nostro sito possiede una vasta gamma di strumenti per contrastare queste ingiustizie: se pensate che quello che vi stia accadendo non sia corretto, consultate anche i nostri giuristi.

 

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