Concorso specializzazione medicina, siamo prossimi ad un annullamento di quanto accaduto l’anno scorso? Potrebbe essere. Non è la prima volta che vi parliamo di questa bizzarra vicenda. Ma partiamo dall’inizio. Proiettiamoci a ottobre 2014, 12mila ragazzi circa stanno per sottoporsi al secondo test più temuto nell’area medica, quello di ingresso a specializzazione. Il test inizia e termina poco dopo e, dopo pochi giorni, inizia il putiferio su Internet. I ragazzi, infatti, visti i quesiti corretti dal Ministero, si sono accorti di errori imbarazzanti e prove di medicina completamente errate con circa 30 domande invertite, insomma, una gran parte del test era sbagliato e quindi da rifare. Il Ministro, preso un po’ dal panico, ha subito emanato una legge salva-prova, nella quale annullava le domande invertite ma manteneva la validità del resto del test.
Bene, a distanza di quasi un anno, la situazione è precipitata ulteriormente, arrivando al punto che il test non potrà più essere ritenuto valido. A dirlo, con tre sentenze shock, è il Consiglio di Stato, che si è pronunciato sull’impossibilità di ritenere il test valido e sulla incorretta esclusione dei candidati. E adesso? I casi sono due, o il ministero decide di ammettere comunque gli esclusi e salvare il tutto, o sarà costretto ad annullare dei corsi di specializzazione in corso, che riguardano i circa 5500 studenti ammessi. Cosa deciderà? Staremo a vedere, ma la situazione potrebbe precipitare a breve.
Dedico questo ultimo spazio a una breve riflessione personale. Sta diventando sempre più “di moda” la vicenda dei ricorsi. Ho assistito e scritto vari articoli su questo fenomeno. I ragazzi, appena usciti dalla sede del test, iniziano subito a gridare allo scandalo e partono i ricorsi. Ricorsi che aumentano sempre di più, portando le facoltà a dover ammettere più studenti del dovuto, giusto perché, se non si riesce a passare, c’è sempre il Tar pronto ad intervenire e invalidare le esclusioni.Con questo non voglio criticare chi ha fatto ricorso perché evidentemente di fronte a delle ingiustizie, ma con chi ha “cavalcato l’onda”, giusto per riuscire ad entrare.
