#Orientamento

Lingue straniere: i veri impreparati sono i professori?

5 ottobre 2015

I veri impreparati sulle lingue straniere e le culture del mondo sembrano, in realtà, essere proprio i professori! Recenti interviste agli insegnanti italiani hanno infatti dimostrato come si sentano impreparati sulle lingue straniere e come siano lontani dall’essere “cittadini del mondo”. Il back-to-school degli studenti italiani, come ben sapete, non è andato bene. Specie per quanto riguarda i professori. Come vi abbiamo raccontato infatti i nuovi e giovanissimi professori sembrano – agli occhi di noi studenti – ancora meno innovativi di quelli vecchi e ancora meno competenti per quanto riguarda le lingue straniere e il processo di “globalizzazione” della scuola. Tranquilli, a quanto pare non siamo gli unici a renderci conto di questa loro mancanza. Infatti, se già l’anno scorso gli studenti stranieri che sono venuti a studiare per un breve periodo di tempo in Italia con l’associazione Intercultura avevano notato questo aspetto dei nostri prof italiani, quest’anno anche loro si sono auto-riconosciuti manchevoli in questo campo.

lingue straniere

Lo hanno dimostrato delle interviste sempre effettuate da Intercultura attraverso le quali si è scoperto che solo il 18% degli insegnanti è davvero “global” ovvero cittadino del mondo, in grado d’interagire con persone di altre culture in una lingua comune come l’inglese. Una percentuale bassissima pensando al numero sempre più elevato di chi tra noi studenti è già partito o ha intenzione di partire per studiare all’estero o fare esperienze in un diverso paese dall’Italia. Il 60% degli insegnanti dice di non avere una buona preparazione in merito e sono pochi coloro che hanno studiato per un periodo all’estero o hanno seguito corsi in lingua straniera. Certo è che tanti, anche se vorrebbero cambiare le cose, si sentono in parte limitati dall’arretratezza della scuola italiana (mancanza di soldi, di nuove strutture e tecnologie) e in parte bloccati dal modo di concepire la scuola in Italia, dove le lesioni frontali sembrano essere l’unica scelta considerati i vasti programmi da svolgere in classe. Tuttavia c’è ancora qualche ottimista ed in particolare lo sono i presidi. Forse perché non conoscono benela situazione interna alla loro scuola, forse perché si limitano a dipingerla in modo migliore rispetto a quella che è veramente o forse perché, diventati presidi con la riforma della Buona Scuola, sono piuttosto ottimisti in questo periodo, mentre gli altri prof danno un voto medio di 5 all’internazionalità della scuola italiana, il loro voto medio è ben di 7.

Ma voi che voto dareste all’ “internazionalità” della vostra scuola? Pensate sia utile avere docenti cittadini del mondo e fare esperienze all’estero o pensate si debba valorizzare di più la cultura italiana? Tra l'altro, proprio in questi giorni, si è acceso il dibattito sull'Erasmus tra professori e studenti!

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