#Orientamento

Migliori università al mondo: cambia un parametro e le italiane sono in testa

24 agosto 2015

A Ferragosto è stata stilata una classifica delle migliori università da ARWU (Shanghai Jiao Tong University). A sorpresa, cambiando un parametro, la classifica viene ribaltata, mettendo le italiane in testa.

Mentre molti di noi stavano prendendo il sole al mare, l’università di Shanghai ha fatto uscire la classifica delle 500 migliori università al mondo.

Quelle italiane, come consuetudine in questa classifica, apparivano solo dopo il 150° posto. Perché? Ce lo spiega il rettore de La Sapienza di Roma. I criteri, infatti, non permettono alle scuole di poter salire di molte posizioni di anno in anno, visto che si tiene conto di “laureati che hanno preso il Nobel, insegnanti con lo stesso premi”. Insomma, parametri che è difficile subiscano dei grandi cambiamenti nel corso di pochi anni.

migliori università

Ma questo non andava bene a Giuseppe De Nicolao, uno dei professori di Ingegneria a Pavia. Lui, infatti, ha stilato una nuova classifica tenendo conto dell’efficienza delle scuole. In breve, ha diviso le spese di gestione per i punti ottenuti. A sorpresa, la classifica delle migliori università si è nettamente ribaltata, mettendo le italiane alla guida.

La Normale di Pisa, l’Università di Ferrara, Trieste e Milano. Ecco le quattro università che guidano la nuova classifica. Come se non bastasse, all’interno delle prime 10 ben 8 sono italiane, a cui si aggiungono Oxford e Princeton.

Ma la domanda, a questo punto, sorge spontanea. Come è possibile che le nostre università siano così efficienti ma che, allo stesso tempo, fatichino a scalare la precedente classifica? Ma soprattutto, se avessero più fondi, potrebbero ambire ad andare più in alto?

 

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