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Università per tutti: pagano più tasse e lo rendono possibile

9 settembre 2015

Università per tutti. I cittadini di una piccola città nel Michigan decidono di pagare più tasse con l’obiettivo di affidare borse di studio ai ragazzi per frequentare l’università! La borsa di studio era stata chiamata “The Baldwin Promise”, per rappresentare una promessa fatta a tutti gli studenti.

Ecco la bizzarra storia che ci sta dietro. Baldwin è una piccolissima città, composta da appena 1.200 anime, sperduta tra i boschi della conte di Lake in Michigan, tanto apprezzata d’estate per la pesca al salmone, ma praticamente abbandonata d’inverno.

In questa piccola città c’è una sola scuola, i ragazzi ci entrano quando hanno cinque anni e ci restano fino ai 18. Dieci anni fa solo un terzo dei ragazzi però decideva di proseguire gli studi, decidendo di andare all’università. Forse per la povertà – Baldwin è una città molto povera – o forse per la paura di abbandonare il piccolo e sicuro nido davvero in pochi decidevano di spiccare il volo.

borse di studio università

Nel 2009, però, la svolta. Un politico locale già anzianotto, Rich Simonson, decide di pensare ai giovani della città e di cominciare a raccogliere soldi attraverso una sovrattassa richiesta ai cittadini affinché ognuno di loro avesse una borsa di studio, finite le superiori, per poter proseguire gli studi.

In poco tempo incredibilmente si sono raccolti 160mila dollari e si è fatto sì che i ragazzi fossero seguiti fin da piccoli in modo tale che maturassero una certa ambizione e propensione al considerare l’università come una tappa obbligatoria della vita.

Il fatto che quest’anno quasi il 100% degli studenti si sia iscritto all’università ci fa pensare che la promessa sia stata mantenuta alla grande e che ancora una volta investire sui giovani non si è rivelato un errore.

Voi cosa ne pensate? È giusto chiedere ai cittadini una sovrattassa affinché tutti possano andare all’università?

Scriveteci cosa ne pensate nei commenti qui sotto!

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