#Diritto Scolastico

Come tutelarsi a scuola

10 marzo 2015

Può succedere che la nostra valutazione non sia corrispondente alla nostra preparazione, un prof con cui non andiamo d’accordo, un malinteso in una verifica, difficoltà con una materia che nessuno ci ha aiutato a superare o ancora un voto del primo quadrimestre finito tra quelli del secondo e di conseguenza la nostra media sotto la sufficienza. Può succedere insomma, purtroppo la scuola non è infallibile, che ci vediamo attribuire un voto con cui non siamo d’accordo, prendere un debito che non ci meritavamo o addirittura essere bocciati senza motivo.

Per evitare che difficoltà del genere ostacolino il vostro percorso scolastico ci sono dei mezzi di cui potete servirvi per provare a risolvere il problema:

Organo di Garanzia:

Abbiamo già affrontato la composizione e i compiti dell’organo di Garanzia, è importante sottolineare però che con le stesse modalità con cui potete impugnare una sanzione disciplinare ingiusta, potete anche impugnare una valutazione attribuitavi che non condividete. Non si tratta di poca cosa, l’organo di garanzia è un istituzione seria che va presa con serietà. Pertanto potrete adirlo, entro 15 giorni dalla valutazione,  unicamente in quei casi in cui sia veramente necessario, incluse le eventualità di debito e bocciatura.

Consiglio Scolastico di Appartenenza (CSA):

Per adire il CSA, nel solo caso di bocciatura, bisognerà presentare un ricorso scritto in carta semplice, entro trenta giorni dall'avvenuta notifica della bocciatura, firmato da almeno uno dei genitori dello studente bocciato. Sarà necessario spiegare i motivi che hanno generato l’esigenza di presentare ricorso e pertanto andranno indicati tutti quei vizi che si ritengano sussistenti e che hanno condotta ad una bocciatura ingiusta dello studente.

Lo stesso ufficio di competenza regionale (Ufficio scolastico regionale) si metterà in contatto con la scuola e richiederà copia dei verbali redatti, raccogliendo pertanto delle prove oggettive. Il Consiglio, una volta terminata la fase istruttoria, prenderà una decisione consultando anche l'Organo di Garanzia Provinciale.

Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR):

Nel caso in cui la situazione sia davvero grave per cui lo studente abbia subito una grave ingiustizia, ci si può rivolgere, tramite un Avvocato, direttamente al Tribunale Amministrativo Regionale di competenza, entro sessanta giorni dall'avvenuta notifica della bocciatura. Con l’impugnazione della bocciatura, si aprirà poi (in Tribunale) la discussione del ricorso e nelle more dello stesso, in attesa di giudizio, lo studente potrà proseguire il suo percorso di studi (es. esame scritto di maturità se la bocciatura è intervenuta prima) che sarà ugualmente valido nel momento in cui il ricorso vada a buon fine. Ricordiamo che un ricorso al T.A.R. è un'azione lunga e complessa, i cui tempi, modi e soprattutto i costi equivalgono a quelli di un processo civile ordinario, pertanto si consiglia di chiedere un parere ad un Avvocato prima di procedere in un’azione che potrebbe consistere in una perdita di tempo.

 
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