#Diritto Scolastico

Il prof ci assegna i compiti via Whatsapp, è legale?

20 aprile 2015
SOS Inviatoci da Giorgia: Ciao Scuola zoo, mi chiamo Giorgia e avrei bisogno di sapere se è normale per un professore assegnare i compiti tramite Whatsapp. Tempo fa il mio professore di Topografia ha chiesto di creare un gruppo su whatsapp con tutti i membri della mia classe e il professore stesso dicendo che questo gruppo sarebbe servito per aiutarci ove sorgessero dei dubbi riguardo agli esercizi assegnati.
Di recente ha iniziato ad inviare gli esercizi da svolgere a casa sul gruppo di whatsapp, in orari impressionanti, per il giorno seguente. Chiaramente questi esercizi non vengono segnati sul registro di classe. È "legale" tutto questo?
Risponde Massimo, il giurista di ScuolaZoo:
Carissima Giorgia, In realtà non c’è una vera e propria norma di legge che disciplini l’assegnazione dei compiti in classe. Ma converrai con me che le modalità di assegnazione dei compiti devono essere tali da permettere ad ogni ragazzo di poter correttamente svolgerli e da gravare il meno possibile sull’ulteriore organizzazione del tempo residuale all’attività scolastica.
Dovrebbero essere assegnati entro un termine "ragionevole", il quale quindi non sia eccessivamente oneroso e gravoso nei vostri confronti. Se un professore vi mandasse una mail alle 23 pretendendo di farvi studiare 50 pagine di storia per il giorno seguente, converrai con me che la cosa potrebbe essere decisamente improponibile. Nonostante vi sia una sempre maggiore diffusione di gruppi di classe al fine di velocizzare le comunicazioni ed ottimizzare i tempi non sempre questo è un bene. All’interno dei diritti dello studente vi è sicuramente quello ad una partecipazione attiva nell’organizzazione scolastica.
Un assegno che non sia stato iscritto nel registro di classe sarebbe teoricamente nullo, legittimandovi a opporre al professore la mancata segnalazione dei compiti sul registro. Nonostante ciò, data la finalità dell'assegnazione degli esercizi, ed il rischio di inasprire i toni con il docente (cosa che non sarebbe sicuramente conveniente) il mio avviso è quello di andare per gradi. Come tale il mio consiglio è quindi quello di parlare con il docente, o eventualmente convincere gli altri professori ad intercedere per voi, in modo da ottenere un’assegno in classe, così anche da poter (al momento dell’assegnazione dei compiti) partecipare attivamente con il docente ed eventualmente richiedere una diversa divisione del carico didattico. Fammi sapere cosa pensi di fare!

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