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25 aprile, festa della Liberazione: cosa festeggiamo

20 aprile 2020

25 aprile: perché si celebra la Festa della Liberazione

Anche se quest'anno rimarremo a casa e non si potrà uscire per una scampagnata, il 25 aprile sarà festa per tutti. Ma cosa festeggiamo? Il 25 aprile è una festività nazionale conosciuta con il nome di Festa della Liberazione. Liberazione da cosa, vi chiederete? Il contesto è quello della Seconda Guerra Mondiale, l’anno in particolare a cui ci si riferisce è il 1945, momento in cui avvenne la liberazione dell’Italia dall'occupazione nazista e fascista. In questo articolo ripercorreremo la storia di quei giorni e vi spiegheremo perché sono stati così importanti per la nostra nazione!

25 aprile, Festa della Liberazione d'Italia: cosa si festeggia

Dunque, la prima cosa che dovete sapere è che il 25 aprile è stato dichiarato festa nazionale dal 1946. La decisione venne presa da Alcide de Gasperi, allora presidente del consiglio italiano, e dal principe Umberto II. Cosa era successo l'anno precedente di importante al punto da spingerli a prendere una decisione così importante è presto detto.Nel 1945 l’Italia era ancora assediata dai nazifascisti, ma il popolo italiano era stanco della situazione. Venne così organizzato il Comitato di Liberazione Nazionale, un’unione di più partiti italiani che aveva come scopo quello di terminare la guerra e sconfiggere il fascismo e il nazismo. Nel Nord Italia, intanto, si distinguevano i partigiani, gruppi di gente armata il cui scopo era esattamente lo stesso, ossia la cacciata dei nazi-fascisti che controllavano l'Italia settentrionale sotto la Repubblica di Salò. Il CLN successivamente si divise in CLNAI (Comitato di liberazione nazionale alta italiana) e il CCLN (Comitato centrale di liberazione nazionale). Il primo dei due, proprio in questo giorno che a breve celebreremo, grazie all’aiuto dei partigiani, riuscì a liberare finalmente l’Italia dai neonazisti, proclamando nuove leggi e decidendo di condannare a morte i rappresentanti del movimento, tra i quali Mussolini, che venne giustiziato tre giorni dopo.

Fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia: 5 cose che devi assolutamente sapere

Questo breve resoconto è il minimo che dovete tenere a mente per evitare di fare una pessima figura quando si parla del 25 aprile; tuttavia, cosa bisogna assolutamente sapere di questo periodo tanto travagliato della storia d’Italia per ampliare almeno un po' le proprie conoscenze? Ecco qua 5 cose che vi saranno utili:
  • Il crollo del fascismo in Italia avvenne il 25 luglio 1943. Dopo molte battaglie finite male e il malcontento diffuso in tutta Italia, il Re Vittorio Emanuele III fece destituire Mussolini al termine del Gran Consiglio del Fascismo del 25 luglio 1943. Il Duce venne imprigionato sul Gran Sasso, mentre il suo posto fu occupato da Pietro Badoglio.
  • Il 3 settembre dello stesso anno Badoglio firmò l’armistizio con gli alleati: niente più guerra contro gli inglesi e americani. Mentre Badoglio e il Re si rifugiavano a Brindisi (già occupata dagli Alleati), l'annuncio dell'avvenuto armistizio venne reso noto agli italiani (sia civili che militari) solo l'8 settembre. La reazione dei nazisti fu immediata: occuparono l’Italia e liberarono Mussolini.
  • Gli italiani organizzarono la Resistenza dal basso mentre i tedeschi costruivano la cosiddetta Linea Gustav che divideva la parte Nord dell’Italia, occupata dai tedeschi e dalla Repubblica Sociale Italiana (creata da Mussolini), dal Sud, sotto l'occupazione alleata.
  • L’eccidio delle fosse ardeatine, di cui forse avrete già sentito parlare, venne organizzato a Roma il 24 marzo 1944 per punire 16 partigiani che avevano cercato di colpire un gruppo di SS il giorno prima. Totale delle vittime delle SS: 32. Totale dei civili uccisi il giorno seguente: 320.
  • La Resa di Caserta (29 aprile 1945) viene considerato l’atto conclusivo con cui sono state sconfitte le forze armate nazifasciste in Italia. Lo stesso giorno il corpo di Mussolini veniva esposto in piazza Loreto a Milano.
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