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Saggio breve sulla tecnologia: vantaggi e svantaggi

4 settembre 2017

Saggio breve sulla tecnologia: pro e contro

Sia che siano compiti per le vacanze sia compiti da fare durante l’anno scolastico, alle scuole superiori dovrai svolgere numerosi temi in forma di saggio breve per allenarti in vista della Maturità; in Prima Prova, infatti, una delle tipologie di traccia è proprio il saggio breve. Il Miur, negli ultimi dieci anni, ha sempre inserito, tra le varie tracce, un argomento inerente alla tecnologia concentrandosi, di volta in volta, su vari aspetti, inclusi i vantaggi e gli svantaggi del suo impiego in vari ambiti, dal lavoro all'influenza sui giovani. Stai cercando uno spunto per un saggio breve sulla tecnologia? Non farti sfuggire la nostra traccia svolta! Oggi è l'Internet Safer Day 2020: cosa scrivere per un tema sull'argomento? Leggi qui: tecnologia saggio breve

Saggio breve sulla tecnologia: documenti

Il saggio breve, per essere tale, deve basarsi su alcuni documenti che ti saranno assegnati dal professore o dal Miur (nel caso dell’Esame di Stato). Nel tuo testo, dovrai inserire tutti e tre i brani riportati, sia a sostegno della tua tesi sia a sostegno dell’antitesi. Per il nostro saggio breve su vantaggi e svantaggi della tecnologia abbiamo scelto i seguenti documenti:
  • Documento 1. “La tecnologia ci ha rubato parti importanti della nostra vita, tra questi ci sono i pensieri. Non passiamo tempo da soli con noi stessi. Non riflettiamo davanti allo specchio. Non ci fermiamo a pensare a cosa sta succedendo e quali decisioni dobbiamo prendere. Quando la mente non è tanto stimolata, può vagare liberamente e trovare la soluzione a molti problemi, avere idee brillanti. La tecnologia, invece, non fa altro che uccidere la nostra creatività e immaginazione". ("Cosa ci ha rubato la tecnologia?", articolo apparso su La mente è meravigliosa il 28 ottobre 2015).
  • Documento 2. “Molti genitori, sono convinti del fatto che una scuola digitale non faccia bene in quanto può essere dannosa per i propri figli. Per tal motivo, hanno deciso di metterlo per iscritto, spiegando le loro paure attraverso degli articoli e delle testimonianze sia di insegnati che di studenti stessi, i quali ne sottolineano i rischi: dilatazione dei tempi di studio, dispersività, perdita di concentrazione. L’uso anticipato dei media digitali, specie per i più piccoli comporta delle conseguenze molto negative specialmente sulla memoria e sulla concentrazione, sull’autocontrollo, sulle emozioni, sulla propria identità e sulla fase della socializzazione. Basti pensare che nella città di Los Angeles, dopo aver speso molti soldi per investire nella tecnologia nelle scuole, si sta facendo marcia indietro, in quanto ci si è resi conto di quanto danneggia la mente umana.” (Articolo pubblicato il 29 febbraio 2016 su QuiFinanza.it).
  • Documento 3.Il termine nativi digitali venne coniato dallo statunitense Mark Prensky, sociologo ed esperto di educazione statunitense, per indicare la prima generazione di bambini cresciuta a pane e computer (o altri dispositivi elettronici come console e videogame). I bambini digitali, invece, nascono un decennio dopo circa, con l'arrivo dell'iPad. Il tablet Apple, a differenza degli smartphone, aveva uno schermo sufficientemente grande e luminoso da attirare l'attenzione dei piccoli e permetter loro di giocare senza affaticare troppo la vista. Dall'altro lato era molto più semplice e intuitivo da utilizzare rispetto a un pc o laptop: già a 18 mesi i bambini potevano capire il funzionamento di questi dispositivi e iniziare a utilizzarli con un genitore al loro fianco”. (Articolo di Fastweb).

Saggio breve sulla tecnologia pervasiva: titolo e consegna

Altra caratteristica fondamentale di ogni saggio breve è includere un titolo al testo e una consegna, cioè il destinatario a cui virtualmente invierai il saggio breve per la pubblicazione. Ovviamente, a seconda del destinatario scelto, dovrebbe cambiare il registro linguistico utilizzato, il tipo di approfondimento svolto e l’articolazione dell’argomentazione. Per quanto riguarda il titolo, il consiglio è di sceglierlo dopo avere scritto il testo (l’importante è non scordarlo!). Per il nostro esempio di saggio breve abbiamo scelto:
  • Titolo: Giovani e tecnologia: problema o punto di forza?
  • Consegna: giornalino scolastico

Saggio breve sulle nuove tecnologie: introduzione

Nell'ordine naturale delle cose, sono sempre stati i genitori, o comunque i grandi, a insegnare ai bambini come comportarsi, come usare gli oggetti, come muoversi nel mondo. L'avvento della tecnologia digitale ha però ribaltato, in alcune situazioni, questo assioma: mentre le generazioni più adulte fanno fatica ad adeguarsi alle nuove tecnologie e a un mondo fatto di social, tablet e streaming, i più piccoli si muovono con dimestichezza fin dalla tenera età tra pc, tablet e smartphone. Vedere un giovane che insegna alla mamma o al papà come scrivere un messaggio su Whatsapp o come scattare foto dal nuovo smartphone è un'immagine ormai comune. Dal momento che il mondo sembra essere sempre più digitale e tecnologico, i ragazzi sono quindi avvantaggiati. È così o ci sono anche delle problematiche?

Saggio breve sulla tecnologia e i giovani: svolgimento

Tutti coloro che sono cresciuti nell'era dell'informatica di massa e sono cresciuti avendo telefoni cellulari e computer sono chiamati nativi digitali, termine coniato dal sociologo statunitense Mark Prensky, a cui oggi si affianca una generazione ancora più giovane, quella dei bambini digitali, che sono nati nell'era del tablet, del touch screen e degli smartphone a portata di mano. I bambini sono in grado di capirne la funzionalità immediata sin da piccoli e dai 18 mesi, secondo molti docenti di psicologia, l'utilizzo di dispositivi digitali è utile più che dannoso, perché sviluppa capacità di multitasking e una maggiore capacità di integrazione cognitiva delle informazioni. Più in generale, la tecnologia e l'invenzione di internet hanno reso molti aspetti della vita quotidiana più semplici e immediati: si pensi a quando si deve ricercare un'informazione, orientarsi in un posto che non si conosce, fare una chiamata d'emergenza, acquistare un prodotto senza muoversi da casa e anche se non è disponibile nelle vicinanze, usufruire di risorse illimitate nel campo della musica, della tv, del cinema, tutto a portata di mano. Le distanze non sono mai state così brevi: si può comunicare con amici e conoscenti che vivono dall'altra parte del mondo in pochi secondi, così come ci si può informare al di fuori dei media tradizionali. Anche le opportunità lavorative si moltiplicano su internet, sebbene questo comporti necessariamente una trasformazione delle professioni tradizionali, per non parlare dei progressi in campo medico, dove la tecnologia permette di salvare sempre più vite. Tuttavia, ciò che preoccupa molti adulti è soprattutto l'abuso di tecnologia, che spesso crea una sorta di dipendenza. Nei più piccoli, ad esempio, l'uso prolungato di smartphone o tablet può comportare un affaticamento eccessivo della vista, così come un eccessivo isolamento del bambino, oltre ai pericoli che si nascondo sul web se non si attivo i giusti blocchi e controlli. L'isolamento progressivo si registra anche tra i ragazzi più grandi, che possono finire per sostiture la loro vita reale a quella virtuale: oltre a non sviluppare le relazioni sociali, il mondo dei social può portare a un calo dell'autostima e insoddisfazione, in quanto tra filtri, montaggi e altro la vita degli altri presentata sui social può apparire migliore della nostra (anche se in realtà è una costruzione). Dietro uno schermo, inoltre, diventa più semplice dare sfogo agli istinti peggiori degli individui, e fenomeni come il cyberbullismo diventano sempre più preoccupanti. Anche in campo scolastico, secondo molti insegnanti e genitori, una scuola sempre più digitale comporterebbe molti più rischi che vantaggi, come difficoltà nello sviluppo della memoria e conseguenze negative sulla concentrazione, sull’autocontrollo, sulle emozioni, sulla propria identità e sulla fase della socializzazione. Il problema è che la tecnologia sostituisce in parte l'attività delle nostra mente: tra un click e l'altro, uno scroll e l'altro, andiamo veloci e tendiamo a non pensare. “Quando la mente non è tanto stimolata, può vagare liberamente e trovare la soluzione a molti problemi, avere idee brillanti. La tecnologia, invece, non fa altro che uccidere la nostra creatività e immaginazione", scrivono gli studiosi nell'articolo "Cosa ci ha rubato la tecnologia?".

Saggio breve sulla tecnologia svolto: conclusione

La tecnologia digitale non è certo da demonizzare e ormai è parte integrante della nostra vita: il problema non è certo il mezzo (la tecnologia) appunto, ma l'uso che del mezzo si fa. Si dice spesso che la tecnologia si andrà a sostituire progressivamente all'uomo: dal punto di vista delle funzioni è vero, ma niente può sostituire il nostro cervello e la capacità umana di prendere decisioni senzienti.
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