#Diario dello Studente

Acqua da tutte le parti... Allerta Meteo e scuole chiuse!

5 ottobre 2015

Perché "acqua", vi chiederete voi? Lo sapete ormai, come titolo metto la cosa più particolare che accade in tutta la settimana. Questa volta é "acqua da tutte le parti" perché: ALLERTA METEOOO!

Alias scuole chiuse. Quindi giovedì sono stata a casa. E venerdì anche se la prigione fosse stata aperta, ci sarebbe stata assemblea. E allora...

Ne approfitto per scrivere. Scrivere. Scrivere. Principalmente di cosa mi aspetto dal maltempo. Anche perché a scuola fila tutto liscio (cosa che non é mai capitata, quindi a breve succederà un disastro), ma ho dimenticato di dire che il secondo giorno è arrivato un compagno nuovo, dalle Marche. É simpatico.

E poi mi sono resa conto che non ho parlato di me in modo particolare. Dunque, sono alta, slanciata, di corporatura "normale" (ovvero né magra, cosa che non accadrà mai, né grassa, cosa che invece é accaduta in quarta elementare). Ho grandi occhi verde-azzurri e molti capelli, neri e mossi, del tipo che quando mi sveglio sono afro e se un secondo prima sono pettinata benissimo, basta una folata di vento per farmi sembrare una sopravvissuta a un'esplosione. Ho un naso proporzionato, per fortuna. Le mie sopracciglia sono nere, lunghe, folte e sottili. Molta gente dice che sono bella, ma io non ci credo neanche se mi pagano.

Ora avete un'idea di me.

Ma vi siete resi conto che anche questo articolo fa acqua da tutte le parti? Dovevo parlare del maltempo e invece mi sono descritta. Vabbé che secondo alcuni sono come le nuvole, ovvero che se mi levo dalle scatole è una bella giornata, però...

O magari sto deviando perché non ci voglio pensare. Rimandare. Mi ricordo ancora il ciclone del 2013. Io per fortuna abito nella parte alta del mio paese, quindi non ho subito danni. Ma sono quel tipo di persona che appena sente un tuono, muore. Quello però non era un tuono qualsiasi eh. Le finestre tremavano, la pioggia scendeva imperterrita e faceva più rumore di una grandinata, il fiume è straripato, metà città era allagata e mi ricordo, avevo 10 anni, che in quella notte era anche morta mia zia. Mi era apparsa in sogno e mi aveva detto "Wow, sei più grande di me!Non avere paura. Ma devo andare." E poi mi ha abbracciata forte. Mi sono svegliata tra i tuoni. Era l'una. La mattina poi venni a sapere che era morta all'una. Mi piace pensare che abbia voluto salutarmi. Ma quel tuono, impetuoso, cattivo, inarrestabile, era l'inizio della fine. E sapete quanti euro di danni. Il portafoglio del comune piangeva, quindi sono arrivati un po' di aiuti da Torino. Ma dallo Stato, dove 280 parlamentari (quindi 1 su 5...pensateci) sono accusati di peculato, i soldi non sono arrivati. Sai, il Rolex conta di più. Certo. Ma intanto a San Francisco hanno fatto cene, da Rai 3 hanno trasmesso un concerto di beneficenza, Crozza ha fatto una puntata del suo show apposita... mi sentivo rincuorata. Non mi sentivo sola.

Ma ora diciamone quattro al nuovo ciclone.

Caro (si fa per dire) ciclone, Tu passi onnipotente nei mari e negli Stati, non ti curi di niente, terrorizzi più dell'Isis e di Lupin coi nuovi doppiatori, metti in ginocchio la gente, fai vittime, costringi a passare per le strade in canoa o alla Federica Pellegrini, ovvero nuotando. E molti non sanno nuotare. Ci fai stare nelle case con la luce staccata e vivendo senza tecnologie aspettando che ti levi. Ma chi te lo fa fare? Tanto manco ti pagano. Sei un fenomeno meteorologico che si forma in base alle correnti, non é colpa tua. Ma non servi a nulla lo stesso. Dico sul serio, stai antipatico a tutti. Se io ti sto personificando parlandoti come se fossi un essere vivente e insignificante, é perché nessuno ti fila e almeno ti fai un po' di vita sociale. Tu sei solo un mucchio di nubi e di vento, non sono una bambina e lo so che non respiri... mi sento infantile a dirti queste cose. Quindi apprezza il mio sforzo e in cambio vattene. Non a quel paese perché rovineresti anche quello. Però, almeno un piccolo rovescio di pioggia sulla scuola lo puoi fare? Magari solo sulla mia classe, così gli altri alunni della mia scuola fanno lezione e la nostra classe no. Anzi, facciamola finita. Passa, sfogati, ma non fare troppi danni. Ah. Salutami mia zia.

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