Inutili e ingiusti. Così definiscono i compiti a casa i genitori dei piccoli studenti francesi. Ma dietro questi maledetti homework si nasconde un mondo nascosto.
Padri, madri e figli, studenti alle elementari, uniti in una lotta transgenerazionale (l'ho scritto veramente io?) condotta dalla FCPE, principale associazione di genitori del Paese, e dall’Institut coopératif de l’école moderne, che il 15 marzo hanno lanciato un appello. Chiedono agli insegnanti «2 settimane senza compiti» e chiedono un nuovo rapporto scuola-famiglia. La pezza d’appoggio legislativa è una circolare data 1956 che «vieta di assegnare compiti a casa ai bambini delle scuole primarie».
I compiti causano anche liti in famiglia e ampliano le diseguaglianze tra i bambini: non tutti hanno i genitori che possono seguirli a casa.
«Ho 3 figli - scrive Pauline - e nel weekend i compiti ci impediscono di andare dai nonni o ad un concerto. Preferirei vederli giocare con i lego». «I rapporti tra noi si sono fatti tesi - racconta Marie - perché voi insegnanti potete riposarvi la sera e i nostri figli devono studiare fino a tardi?».
Fonte: Leggo.it
"Bene, studiate i capitoli 8 e 9 per lunedì che vi interrogo." "Prof ma oggi è sabato, quando dovremmo studiare?" "Domenica avete tutto il tempo a vostra disposizione".
La vita dello studente non è tutta rose e fiori, praticamente la nostra testa è impegnata 7 giorni su 7 sulla scuola, tra verifiche, interrogazioni compiti da fare a casa. Poi però quando chiedi la correzione delle verifiche ai professori ti rispondono sempre così: "Ma ragazzi, io ho 4 classi"; Beh e questo che vuol dire? Anche noi abbiamo 8 professori (nel migliore dei casi) e dobbiamo fare tutti i compiti che ci assegnate.
Se anche voi avete problemi con i vostri professori per via dei compiti in classe o per qualsiasi altro motivo, scrivete a Livia a scuolazoo@gmail.com