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Vaccini e iscrizioni a scuola 2019: obbligo vaccinale e cosa succede se non si rispetta

17 gennaio 2019

Iscrizioni a scuola 2019: cosa c'è da sapere sull'obbligo vaccinale

Le iscrizioni per l'anno scolastico 2019/20 termineranno il prossimo 31 gennaio: oltre a presentare tutti i documenti entro le scadenze, conta un altro requisito per frequentare la scuola: essere in regola con l'obbligo vaccinale. Cosa vuol dire? Esiste una lista di vaccini obbligatori che tutti i ragazzi devono avere fatto per potere frequentare la scuola in sicurezza. Non è una cosa da prendere sottogamba: una volta raccolte le domande, le scuole dovranno procedere agli adempimenti vaccinali, secondo quanto prevede il decreto modificato in legge 31 luglio 2017, n. 119. Si tratta di una misura molto importante per la salute degli studenti, che devono sottoporsi ad una serie di vaccini così da evitare l'insorgere di epidemie e mettere a rischio l'incolumità di se stessi e dei compagni. Ma cosa c'è da sapere sull'obbligo vaccinale? E cosa succede se non viene rispettato? Proviamo a capirlo.

Vaccini a scuola: come funziona l'obbligo vaccinale

I doveri degli studenti dopo l'iscrizione scolastica per l'anno 2019/2020 non si limitano al solo piano didattico. Tra compiti in classe e lezioni dovrete anche sottoporvi ad una serie di vaccini secondo quanto prevede la legge. Nello specifico, l'obbligo vaccinale chiama in causa studenti, istituti e ASL, che avranno dei compiti ben precisi da svolgere. A dare inizio all'iter, sono i dirigenti scolastici (e i responsabili dei servizi educativi, dei centri di formazione professionale e delle scuole private non paritarie), che devono trasmettere alle aziende sanitarie locali l’elenco degli iscritti per l’anno scolastico successivo. Il documento deve essere inviato entro il 10 marzo. Scoprite qui quali sono i vaccini obbligatori che vi servono per iscrivervi a scuola:

Vaccini e iscrizioni a scuola 2019/2020: cosa succede se non si rispetta l'obbligo vaccinale

Gli studenti e le famiglie sono quindi tenuti a recarsi presso le aziende sanitarie locali per effettuare i vaccini. Ma cosa succede se non viene rispettato l'obbligo?
  • A sottolineare il mancato rispetto dell'obbligo di vaccinazione sono le ASL, che entro il 10 giugno restituiscono gli elenchi con l’indicazione dei soggetti che non risultano in regola. Saranno indicati quelli che non rientrano nelle situazioni di esonero, omissione o differimento delle vaccinazioni o che non hanno presentato formale richiesta di vaccinazione.
  • Nei dieci giorni successivi all’acquisizione degli elenchi, i dirigenti scolastici invitano i genitori, i tutori o i soggetti affidatari a depositare, entro il 10 luglio, la documentazione che attesti l’effettuazione delle vaccinazioni oppure l’esonero, l’omissione o il differimento delle stesse. In alternativa, le famiglie potranno presentare formale richiesta di vaccinazione all’ASL competente.
  • Dopo l'invito alla famiglie, i  dirigenti scolastici trasmettono all’ASL, entro il 20 luglio, la documentazione presentata dai genitori o la comunicazione dell’eventuale mancato deposito per gli adempimenti di competenza. Se ci sono dei presupposti, possono applicare delle sanzioni. Per la scuola dell’infanzia e i servizi educativi per l’infanzia la mancata presentazione della documentazione comporta la decadenza dall’iscrizione. Per gli altri gradi d'istruzione, invece, non è prevista la decadenza dell'iscrizione né la mancata partecipazione agli esami.
  • Rischio per la salute. Al di là delle sanzioni, ricordiamo che vaccinarsi è importante per sé e per gli altri: ci potrebbero, infatti, essere nella vostra classe e scuola persone immunocompromesse che non possono vaccinarsi, ma evitano di ammalarsi se tutti gli altri intorno a loro sono vaccinati. Inoltre, la mancata vaccinazione è un rischio per la propria vita: solo pochi giorni fa, è morto di meningite a Roma un ragazzo 15enne causata da meningococco C (il ragazzo era stato vaccinato per il meningococco B, ma non per il C, dal momento che non è incluso negli obblighi vaccinali).
(Foto Credits: Pixabay)
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