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L'università di Chicago dice NO al politically correct

1 settembre 2016

Che negli ultimi anni la questione del "politicamente corretto" sia scappata un po' di mano a scuole e università americane è cosa ben nota. Probabilmente ricorderete che in una scuola di Filaldefia agli studenti è stato proibito leggere Huckleberry Finn di Mark Twain perché conteneva termini come "nigger" (negro) oppure potreste ricordarvi dell'università di Washington dove chi scrive "straniero" in un test vedrà abbassato il suo voto.

[caption id="attachment_264115" align="aligncenter" width="530"]Jay Ellison, rettore dell'università di Chicago Jay Ellison, rettore dell'università di Chicago[/caption]

Insomma, diciamo che la situazione non è delle più tranquille e ogni anno c'è qualche battibecco in corso sulla questione. Tuttavia c'è qualcuno che ha deciso di dire basta a tutto questo. Lui è Jay Ellison, ovvero il rettore dell'università di Chicago. In una conferenza, ha detto che nell'università di Chicago d'ora in poi ognuno potrà "parlare, scrivere, ascoltare, criticare e imparare senza alcuna paura di censura".

Fino ad ora, infatti, per accontentare e non screditare nessun tipo di minoranza religiosa, sociale e via dicendo si sono censurati classici che da sempre sono stati considerati tra le colonne portanti della cultura. Dalla Metamorfosi ad Ovidio al Grande Gatsby di Fitzgerald. Ora è il momento di dire basta, altrimenti finiremo per togliere qualsiasi cosa - libertà compresa - agli studenti.

Nonostante si sia pensato che il discorso del rettore sul politically correct sia stato fatto per attirare  i piaceri (e i soldi) dei finanziatori dell'università, che sono prevalentemente conservatori, la sua idea piace molto e incontra un gran numero di sostenitori.

Voi cosa ne pensate? Siete a favore del politically correct?

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