«Se continuiamo a inquinare il nostro pianeta, rischiamo di perdere Venezia e non solo. Anche altre città corrono il rischio di sparire». Queste parole non vengono da Greta Thunberg, ma è l'appello accorato di una studentessa di Venezia. Victoria ha 13 anni e frequenta l’Istituto Comprensivo Francesco Morosini, una delle tante scuole che ha subito danni irreparabili dopo le inondazioni dei giorni scorsi. Al telefono con ScuolaZoo, la ragazza ha deciso di raccontare i momenti drammatici vissuti dalla sua città, colpita dal maltempo: nei giorni scorsi, infatti, l'acqua alta ha raggiunto il livello di 150 centimetri, inondando Piazza San Marco, le strade e le abitazioni a livello del mare. La situazione ha iniziato a stabilizzarsi ieri, lunedì 18 novembre, con un parziale abbassamento del livello dell'acqua, ma i disagi, i danni e la paura sono stati tanti. Come hanno vissuto questa drammatica esperienza gli studenti veneziani?
Maltempo a Venezia, l'intervista: «È stato un disastro»
D: Com'era Venezia in questi giorni e come li hai vissuti?
È stato un disastro! Abbiamo avuto molta paura, non sapevamo come fare. Il vento è arrivato a 67 Km/h, vedevamo ogni cosa sprofondare nell’acqua: io faccio biochimica e nella mia classe abbiamo materiali e macchinari completamente distrutti”.
D: Come avete affrontato questa situazione di emergenza?
Abbiamo cercato di restare tutto il tempo in contatto, fra amici. Ci scrivevamo tutto il tempo per darci una mano a vicenda. Per fortuna internet funzionava.
D: Quindi i social si sono rivelati utili?
Tantissimo: c’era chi scriveva sulle sue stories che aveva bisogno di aiuto, e poi c’era chi metteva a disposizione la propria casa per mettere al riparo oggetti e persone. Insomma, c’è stata grande solidarietà fra noi ragazzi, ed è stato proprio bello. Alla faccia di chi dice che noi giovani ce ne freghiamo delle nostre città. Non è così!
D: Com’era oggi la situazione?
Oggi il servizio scolastico è tornato regolare. Ma la mia scuola, che ha la porta d’acqua, non era messa benissimo. Infatti, da quello che so, nessuno è venuto a pulire domenica. Stamattina c'era ancora dell'acqua stagnante sul pavimento. Le aule sono salve, perché vanno dal primo piano in su, ma l'ascensore non funziona più.
D: Siete riusciti a fare lezione? Che atmosfera si respirava?
Alla luce di quanto è successo, eravamo tutti un po’ scossi, studenti e professori. Abbiamo parlato tanto dell’emergenza climatica e di come le cose possano solo peggiorare se non facciamo subito qualcosa di concreto.
(Foto Credits: Produzione riservata)