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#Info studenti
Paga o ti boccio: Ecco la scuola delle minacce
14 marzo 2012
E' quello che accade in molte scuole italiane dove il contributo volontario viene invece richiesto come obbligatorio dagli istituti in fase di iscrizione.
Ma non è finita qui perchè, non sono rare le intimidazioni esplicite sull’esito del profitto.
È quanto accade per esempio all’Istituto di istruzione superiore Fazzini-Mercantini con sede a Grottammare e Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno. Nella circolare relativa alla conferma dell’iscrizione per l’anno scolastico 2012-2013, con cui viene richiesto il versamento di un contributo complessivo di circa 100 euro, si legge: «La mancata presentazione entro il detto termine sarà considerata un’infrazione disciplinare a tutti gli effetti, con ripercussioni sulla valutazione del comportamento e, quindi, sulla media dei voti e sull’ammissione alla classe successiva». Peccato, però, che il contributo tassativamente reclamato non sia obbligatorio, bensì volontario.
Del resto, la scuola marchigiana non rappresenta il primo né l’ultimo caso in materia e le segnalazioni di famiglie e genitori si fanno sempre più frequenti. Esistono anche richieste più esose: l’Ipsar Tor Carbone di Roma ne vuole 300 di euro: ma solo per i ripetenti, perché gli allievi diligenti potranno cavarsela con 240. Similmente, allo Stringher di Udine per perfezionare l’iscrizione occorrono 250 euro che non includono neppure la spesa per le divise.
Fonte: Leggo.itNon lamentatevi allora se a scuola si verificano scene come questa.
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