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La pillola dei 5 giorni dopo disponibile senza ricetta per le minorenni: tutte le domande e risposte

12 ottobre 2020

La pillola dei 5 giorni dopo sarà disponibile alle minorenni anche senza ricetta

L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha stabilito, con la Determina n. 998 dell'8 ottobre 2020, che le ragazze minorenni potranno richiedere l'ulpistral acetato (il farmaco è chiamato EllaOne) - cioè la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo - senza ricetta medica. Fino ad adesso, infatti, il contraccettivo d'emergenza si poteva richiedere senza prescrizione medica solo dai 18 anni in su, ma questa normativa aumentava la probabilità di gravidanze indesiderate nelle adolescenti. La necessità di questo cambiamento è spiegata da Nicola Magrini, Direttore Generale di AIFA: «Si tratta di uno strumento altamente efficace per la contraccezione d’emergenza per le giovani che abbiano avuto un rapporto non protetto, entro i cinque giorni dal rapporto, ed è anche, a mio avviso, uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze. Voglio sottolineare che si tratta di contraccezione di emergenza e che non è un farmaco da utilizzare regolarmente». A breve l'AIFA creerà anche un sito dedicato appositamente alla contraccezione per consultare tutte le informazioni necessarie. Si tratta di una grande svolta per la salute fisica e psicologica delle adolescenti. Come sottolinea l'AIFA, una gravidanza in età adolescenziale, infatti, porta spesso ad aborti o si accompagna spesso a situazioni a rischio anche perché spesso le ragazze madri non portano a termine gli studi o hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro, con la conseguenza di crescere i figli da sole e in povertà. Inoltre, le gravidanze adolescenziali sono più rischiose anche per la mortalità perinatale. Tuttavia, bisogna sapere bene come funziona la pillola dei cinque giorni dopo, quando si può prendere e con quale frequenza, quindi cerchiamo insieme di capire come funziona e le differenze con gli altri tipi di pillola.

 
 
 
 
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La pillola dei 5 giorni dopo non è una pillola abortiva ma un contraccettivo d'emergenza

Innanzitutto, va chiarito che la pillola dei 5 giorni dopo non è una pillola abortiva, ma un contraccettivo di emergenza, cioè si prende dopo un rapporto sessuale non protetto o non adeguatamente protetto (es. se si è rotto il preservativo) per evitare che si instauri una gravidanza indesiderata. Il suo obiettivo è quello di impedire la fecondazione - cioè l'unione dello spermatozoo con l'ovulo - e quindi non istaurare la gravidanza. Questa pillola è anche in grado di posticipare l'ovulazione di alcuni giorni nel caso il rapporto abbia avuto luogo quando il processo che conduce all'ovulazione ha già avuto inizio. Nel caso invece in cui la gravidanza si sia già instaurata (cioè in termini medici è avvenuto l'impianto) la pillola diventa inefficace perché non ha la capacità di interrompere la gravidanza (quindi non può essere una pillola abortiva). Ricordatevi quindi che né farmacisti né medici possono fare obiezione di coscienza contro la pillola dei cinque giorni dopo. «L’aumento dell’uso della contraccezione d’emergenza - levonorgestrel (Norlevo), la “pillola del giorno dopo”, e ulipistral acetato (EllaOne), la “pillola dei 5 giorni dopo” - ha inciso positivamente sulla riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG), che è in continua e progressiva diminuzione dal 1983», ha sancito anche la Relazione al Parlamento del Ministro della Salute di giugno 2020.

Cos'è e come si prende la pillola dei 5 giorni dopo?

La pillola dei 5 giorni dopo è una compressa contenente ulipristal acetato: le confenzioni in vendita contengono 1 compressa da 30mg da assumere in un'unica somministrazione. La pillola dei 5 giorni dopo ha questo nome improprio perché può essere assunta fino a 120 ore dopo il rapporto non protetto, ma tenete conto che:

  • va presa il prima possibile (prima la prendete più alte sono le probabilità che la pillola sia efficace - se presa nelle prime 24 ore funziona al 95% come riporta il Ministero della Salute)
  • può essere utilizzata solo per un rapporto sessuale specifico, non per altri avvenuti nei giorni successivi o precedenti
  • non può essere utilizzata con frequenza
  • è necessario utilizzare un altro metodo contraccettivo di supporto (ad esempio il preservativo) fino alla comparsa delle mestruazioni e poi tornare ad usare il contraccettivo normalmente usato.

Tenuto conto delle tempistiche e dei limiti descritti, se vi accorgete di avere avuto un rapporto completo non protetto in modo adeguato andate in farmacia il prima possibile e richiedete la EllaOne. Dovrete poi assumere la compressa per via orale con un po' d'acqua se vi serve (come una pillola qualsiasi). Nella confezione, comunque, troverete anche un foglio informativo con tutte le informazioni per avere una contraccezione efficiente ed evitare un uso inappropriato della contraccezione di emergenza.

Quali sono i rischi e gli effetti collaterali?

L'ulipristal acetato non ha generalmente gravi controindicazioni perché il tempo di assunzione è molto breve. Raramente si riscontrano cefalea, astenia (stato di debolezza generale) e algie pelviche (cioè dolori pelvici). Tuttavia, come sottolinea il Ministero della Salute e l'AIFA, non è un farmaco che si può assumere con frequenza, ma la sua assunzione può essere prevista in modo occasionale, sporadico, in dosi limitate e di breve durata.

Può essere resa inefficace da altri farmaci?

Così come la pillola del giorno dopo oppure la pillola contraccettiva, alcune tipologie di farmaci - anticonvulsivanti, antiepilettici, come anche alcuni antibiotici - possono ridurre l'efficacia della pillola. Se prendete farmaci, quindi, avvertite il farmacista che potrà darvi indicazioni maggiori su quale sia il comportamento medico migliore da seguire.

Quante volte si può prendere e quanti rapporti copre?

Come abbiamo visto, la pillola dei cinque giorni dopo compre solo uno specifico rapporto non protetto e non si può prendere di frequente o a distanza troppo ravvicinata. Fate sempre presente al farmacista se avete già preso un contraccettivo d'emergenza e quanto tempo è passato dalla sua assunzione, così saprà consigliarvi in maniera corretta.

Quanti giorni dopo l'assunzione vengono le mestruazioni?

La comparsa della mestruazione successiva dovrebbe avvenire più o meno con la frequenza usuale quindi senza grandi ritardi o anticipi rispetto alla data attesa. Se il vostro ciclo è regolare e avete un ritardo superiore a 5-7 giorni allora meglio fare un test di gravidanza.

Può sostituire la contraccezione usuale?

Assolutamente no. Come abbiamo visto, si tratta di contraccezione d'emergenza che è priva di effetti collaterali importanti solo se usata in casi sporadici. Non temete quindi a prenderla nel caso si rompa o si sfili il preservativo, vi siete scordate una o più pillole del blister, se il cerotto si è staccato, quando l'anello non è stato reinserito dopo la pausa di sospensione oppure ad esempio si è avuto un rapporto completo non atteso. Tuttavia, prestare attenzione a utilizzare i contraccettivi correttamente è fondamentale.

Contraccettivi d'emergenza: c'è anche la pillola del giorno dopo

Oltre alla pillola dei cinque giorni dopo, esiste la pillola del giorno dopo, altro contraccettivo di emergenza. La differenza sta nella composizione - la pillola del giorno dopo è un progestenico contenente levonogestrel (il farmaco venduto si chiama Norlevo) - e nel tempo possibile di assunzione. La pillola del giorno dopo può essere assunta al massimo entro 72 ore dal rapporto non protetto (ma meglio agire il prima possibile), quindi ha una durata inferiore all'ulipristal acetato. Per il resto, valgono le indicazioni già fornite per la EllaOne, tranne che per quanto riguarda la ricetta medica: la Norlevo, come confermato da AIFA, può essere richiesta senza ricetta solo dalle maggiorenni, mentre è obbligatoria la prescrizione del medico per chi ha meno di 18 anni.

Qual è la differenza tra contraccettivo d'emergenza e la pillola contraccettiva?

EllaOne e Norlevo (pillola dei 5 giorni dopo e del giorno dopo) sono, come abbiamo visto, dei contraccettivi sicuri ma da usare solo quando la normale contraccezione, per qualche motivo, non funziona. La pillola contraccettiva, invece, rientra a pieno titolo nei contraccettivi da utilizzare per prevenire gravidanze indesiderate e vivere una vita sessuale serena. È un farmaco che contiene due tipi di ormoni: l'estrogeno e il progestinico, che sono simili agli ormoni prodotti dalla donna. Si assume per via orale secondo le modalità del tipo di pillola. Fondamentale, però, se si vuole assumere la pillola contraccettiva, è fare una visita ginecologica che serve a capire se è il contraccettivo che meglio si adatta alle vostre esigenze (la pillola va presa con costanza affinché sia efficace) e alla vostra storia clinica e familiare. La pillola contraccettiva è comunque utilizzata anche per altri scopi medici come regolarizzare il ciclo e lenire i disturbi di cicli dolorosi e irregolari, ma non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili (come invece fa il preservativo). Non tutte le donne, però, possono prendere la pillola contraccettiva e infatti questa si acquista in farmacia solo con ricetta medica. Inoltre, sarà necessario anche effettuare controlli periodici e segnalare alla ginecologa ogni effetto collaterale possibile, soprattutto nel primo trimestre di assunzione. Se la pillola contraccettiva non dovesse andare bene per voi, comunque, potete trovare insieme alla ginecologa o sessuologa il contraccettivo migliore per voi: dal preservativo, all'anello, fino al cerotto, le possibilità sono molte.

Cos'è invece la pillola abortiva?

Abbiamo visto che la pillola dei 5 giorni dopo non è abortiva perché ha efficacia solo se l'impianto non è ancora avvenuto e quindi la gravidanza non si è ancora istaurata. Se i farmaci di emergenza non dovessero funzionare o per qualche motivo ci si accorgesse troppo tardi di avere avuto un rapporto non protetto, si rischia di essere incinte. Se si verifica questa condizione, viene data alla donna, secondo la legge 194, la possibilità di abortire entro il 3° mese di gravidanza. Uno dei metodi utilizzati per interrompere la gravidanza è l'utilizzo della pillola abortiva - la RU486 o mifepristone - che si prende per via orale e non richiede né anestesia, né intervento chirurgico. In pratica, il farmaco agisce bloccando il progesterone, in assenza del quale il rivestimento dell'utero si rompe interrompendo la gravidanza. Dopo la pillola abortiva, a distanza di 48 ore, viene somministrato un altro medicinale, il misoprostolo, per far contrarre l'utero e causare crampi e sanguinamento simili a quelli che si hanno per un aborto spontaneo. La pillola abortiva, tuttavia, in Italia può essere utilizzata solo da agosto 2020 entro la 9° settimana di gravidanza (oltre si deve ricorrere all'intervento chirurgico di aspirazione) e in Day Hospital (tornando a distanza di due giorni). Fino a poco tempo, fa, infatti, veniva data solo entro la 7° settimana e con ricovero ospedaliero di 3 giorni. In ogni caso, la pillola abortiva può essere somministrata solo da personale medico dopo aver ricevuto una certificazione per l'interruzione della gravidanza da parte del/della ginecologo/a. Per le ragazze minorenni, è necessaria anche l'autorizzazione di entrambe i genitori o dei tutori (quando non sia possibile chiedere il loro consenso è il giudice tutelare a dare il consenso).

Dove informarsi in caso di dubbio?

Se avete qualsiasi dubbio sulla contraccezione ormonale o d'emergenza potete consultare le seguenti risorse:

Inoltre, ricordatevi che in caso di dubbi di qualsiasi tipo o per alcune determinate scelte (assunzione di un contraccettivo ormonale o sospetta gravidanza ad esempio) potete sempre consultare:

  • una/un ginecologa/o
  • il vostro medico di base
  • il farmacista (per la contraccezione d'emergenza o dubbi di facile risposta medica)
  • il consultorio più vicino

Si tratta di personale medico che saprà aiutarvi senza giudicare la vostra situazione o le vostre decisioni. E ricordatevi che confidarsi con una persona fidata vi potrà essere di grande aiuto pratico e psicologico. (Foto Credits: Pixabay)

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