La scuola italiana è insicura ma non nel senso che non sia in grado d'insegnare bene agli studenti ma che poche scuole rispettano i parametri antisismici e sono numerose quelle dove ogni anno accadono incidenti che testimoniano l'inagibilità delle aule e degli edifici scolastici.
Solo pochi giorni fa l'ultimo caso che ha visto la chiusura del liceo Giordano Bruno di Mestre (CLICCA QUI per vedere l'articolo).
Secondo i geologi, il 57% degli edifici scolastici sono insicuri: la maggioranza di essi infatti risulta essere stato costruito tra il 1900 e il 1990 (a momenti siamo nel 3000 e ci sono ancora edifici del 1900, edifici che hanno fatto 2 guerre) di conseguenza con l'applicazione di misure edilizie che non rispettano i parametri antisismici varati a partire dal 2008.
Inoltre più della metà delle scuole non possiede il certificato di idoneità statica e più del 30% sono collocate in aree a grave rischio terremoti. Dal punto di vista sismico i dati che preoccupano arrivano soprattutto dalla Sicilia, dove il 90% delle scuole non ha superato i test antisismici.
In tutte le scuole italiane frequenti sono anche gli incidenti: ogni anno ne avvengono in media circa una ventina, e tra questi si possono menzionare ad esempio crolli di tetti, finestre che si rompono e cadono al suolo, incendi. Il Ministero dell'Istruzione ha risposto che a breve saranno sbloccati 426 milioni di euro per l'edilizia scolastica, di cui 222 milioni per le scuole del Sud mentre prosegue l'aggiornamento dell'anagrafe dell'edilizia scolastica.
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