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Scuole Italiane: L'ALBERGHIERO

3 ottobre 2011
Dopo aver ricevuto l’ennesimo cartellino rosso, questa volta dal linguistico, sono andato da mio padre. Dopo aver evitato due suoi calci rotanti (da quando il mio voto in condotta è sceso sotto il 4, mio padre ha iniziato a prendere lezioni di arti marziali) gli ho detto: 
“Papà, finalmente ho capito cosa voglio fare nella vita!”
E lui: “Sì, playstation e donne nude, me l’hai già detto…”
“Ma no, papà, sul serio: voglio fare l’alberghiero!”
Mi ha tirato altri due calci rotanti, io gli ho schivati e allora mi ha detto: “ok, figliolo”. 
Poi ha telefonato al suo istruttore di karate, lamentandosi che il corso di omicidio non serviva a niente. 
Così, tre giorni dopo, ero iscritto all’istituto enogastronomico. 
Era una mattina fredda e grigia e camminavo assonnato in una strada di periferia, direzione scuola. Ma ero felice. Stavo andando a scuola ed ero felice. Ero certo: questa sarebbe stata la volta buona. 
L’alberghiero, mi dicevo, è bellissimo… Un luogo in cui al posto del righello c’è il mattarello, un posto in cui invece di fare i compiti si fa la pizza…
E poi, mi avevano detto che tra gli alunni girava roba buona (sto parlando di lasagne, ovviamente.

pizzaiolo cavezzi scuolazooMi chiamo Cavezzi e ho 16 anni. La mia missione? Farmi espellere da tutte le scuole d'Italia.

 4a settimana - Dopo aver ricevuto l’ennesimo cartellino rosso, questa volta dal linguistico, sono andato da mio padre. Dopo aver evitato due suoi calci rotanti (da quando il mio voto in condotta è sceso sotto il 4, mio padre ha iniziato a prendere lezioni di arti marziali) gli ho detto: “Papà, finalmente ho capito cosa voglio fare nella vita!”

E lui: “Sì, playstation e donne nude, me l’hai già detto…

“Ma no, papà, sul serio: voglio fare l’alberghiero!”

Mi ha tirato altri due calci rotanti, io gli ho schivati e allora mi ha detto: “ok, figliolo”. Poi ha telefonato al suo istruttore di karate, lamentandosi che il corso di omicidio non serviva a niente. Così, tre giorni dopo, ero iscritto all’istituto enogastronomico. 

Era una mattina fredda e grigia e camminavo assonnato in una strada di periferia, direzione scuola. Ma ero felice. Stavo andando a scuola ed ero felice. Ero certo: questa sarebbe stata la volta buona. 

L’alberghiero, mi dicevo, è bellissimo… Un luogo in cui al posto del righello c’è il mattarello, un posto in cui invece di fare i compiti si fa la pizza…E poi, mi avevano detto che tra gli alunni girava roba buona (sto parlando di lasagne, ovviamente)

 

(...continua...)

Cavezzi - Siamo una classe fortissimi

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