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Sexting: il caso del liceo di Milano e la risposta della scuola

19 aprile 2018

Milano: inviano un video intimo di una compagna alla classe, arrivano le sanzioni disciplinari

Un gruppo di compagni di classe quattordicenni hanno fatto girare un video intimo della loro compagna, girato per il suo fidanzato. In realtà il video risulta essere dello scorso anno, ma negli ultimi giorni è iniziato a girare tra i compagni. Il preside e i docenti della scuola hanno subito preso una posizione forte su quelle che saranno le conseguenze disciplinari per gli alunni coinvolti nella questione, da qui si dividono le opinioni di chi pensa siano troppo forti e chi si congratula con il preside per aver dato il giusto peso alla questione, con una giusta punizione per i ragazzi. Ecco cos'è successo e che punizione avranno gli studenti.

Caso sexting: cos'è successo nel liceo di Milano

Dodici studenti sono coinvolti in questa storia, che vede come vittima una ragazzina che ha girato un video intimo per il suo fidanzatino, andato a finire poi nelle mani sbagliate proprio per colpa di questo fidanzato che, per vantarsi con i suoi compagni, lo ha condiviso tramite Whatsapp inviandolo ai suoi amici. La ragazza ora è sotto shock e la scuola ha deciso di prendere posizione sulla questione per dare una lezione a questi ragazzi, nonostante alcuni dei genitori coinvolti tentano di minimizzare la storia giustificando l'innocenza dei ragazzini che volevano solo scherzare. Sta di fatto che la ragazzina è stata schernita dai ragazzi e che alcuni genitori invece sostengono che bisogna prendere atto della questione ed essere consapevoli che, di fronte a situazioni del genere, si deve solo dare una giusta punzione al fine di educare questi ragazzi.

Liceo di Milano: le conseguenze disciplinari e la reazione dei genitori

La presidenza, sconvolta dalla storia, ha deciso di dare una lezione a questi ragazzi, ora obbligati a fare le pulizie del giardino, dell'atrio e i bagni della scuola come sanzione disciplinare. Per dodici di loro è arrivata anche una sospensione per 10 giorni dalle lezioni. Inoltre, i docenti e il preside hanno esortato la famiglia ad esporre denuncia contro questi ragazzi perché hanno inquadrato l'episodio come una forma di cyberbullismo nei confronti della ragazzi. Sono stati sospesi anche i ragazzi che, pur non avendo inoltrato il video, non hanno comunque avvisato i genitori e il preside. Tra i genitori si sono creati due fronti divisi perché da un lato si pensa che la decisione presa dalla scuola sia troppo esagerata e che purtroppo quando si girano video del genere si sa il rischio che si corre, dall'altra parte ci sono dei genitori che elogiano la scuola per la tempestività della risposta.
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