Teatro come materia di studio: il caso dell'Istituto Salvatore Quasimodo a Milano
Un corso di teatro invece delle classiche lezioni di Italiano? Proprio così: c’è un istituto dove il teatro è diventato una materia per tutte le classi di prima, seconda e terza media. Stiamo parlando della scuola IC Salvatore Quasimodo, a Milano. Invece di proporre un laboratorio di teatro in orario extra-curriculare, la scuola ha voluto sperimentare una didattica nuova: ce ne parla Luca Malinverni, autore teatrale, attore, regista, musicista e insegnante, nonché fondatore di Artimbau produzioni. Da cinque anni, Luca tiene laboratori teatrali brevi e annuali presso Scuole Medie e Superiori di Milano, lavorando soprattutto sull'alfabeto teatrale e sulla realizzazione della sua “messa in scena” tramite saggi-spettacolo. Noi di ScuolaZoo lo abbiamo intervistato: prendete nota e proponete il progetto anche nella vostra scuola!
Teatro durante l'orario scolastico: l'intervista a Luca Malinverni
Ecco di seguito la nostra intervista a Luca Malinverni per saperne di più sul progetto che potrebbe essere esportabile anche in altre scuole.
Ciao Luca, puoi spiegarci meglio di cosa ti occupi?
“Principalmente tengo corsi di teatro nelle scuole. Però, in una scuola media di Milano, li abbiamo proposti in versione curricolare: la versione curricolare si differenzia da quella extra-curricolare perché si svolge durante le ore di Italiano. Praticamente, al posto di fare italiano in modo classico, per 2 ore alla settimana si fa teatro”.
Gli argomenti cambiano a seconda della classe?
“Sì. In prima media trattiamo un argomento legato all'epica (stiamo lavorando sul viaggio di Ulisse, attualizzato nell’odissea dei migranti); per le seconde medie di solito scelgo un argomento legato alla crescita e a grandi temi, tipo paure, bullismo, fragilità; in terza media, invece, affrontiamo un argomento legato alla poesia: adesso stiamo portando avanti un percorso sulla poesia del ‘900, attraverso la metafora del naufragio del Titanic come naufragio di un secolo”.
Ti piace lavorare nelle scuole medie?
“Moltissimo. Provo ad aiutare questi ragazzi a mettersi in gioco, privilegiando l’aspetto emotivo-relazionale, aiutando a rielaborare una fase delicata della loro crescita… e lo faccio mettendomi in gioco con loro, giocando al teatro. Perché al teatro, anche se nessuno tende a dirlo, in molte parti del mondo si gioca”.
Sembra davvero magnifico. Di certo è un modo diverso e originale di fare ‘italiano’.
“Esatto. Quest’anno, poi, abbiamo introdotto anche 5 incontri di scrittura creativa in ambito teatrale come prequel al corso di teatro curricolare”.
Hai altri progetti in programma?
“A gennaio nascerà una piccola compagnia di ex-allievi della scuola, ora quindicenni e sedicenni”.
Scritto da La Francy
