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Maturità 2019, testo argomentativo senza tesi e antitesi: la novità del Miur

16 gennaio 2019

Testo argomentativo Maturità 2019: le novità del Miur per la Prima Prova

Mancano ormai pochi mesi alla Maturità 2019, e dal Miur continuano ad arrivare indicazioni sull'esame. In attesa dell'annuncio  delle materie per la seconda prova, previsto entro la fine del mese, dal governo sono arrivate delle importanti indicazioni sulla Prima Prova, in particolare sul testo argomentativo. Aprite bene le orecchie e prendete nota, perché il professore Luca Serianni, linguista che ha guidato la commissione del Miur per la preparazione delle nuove tracce di Maturità, ha spiegato come affrontare la rinnovata tipologia B. Ad attendervi, ci sarà un importante novità: dovrete comporre l'elaborato senza tesi e antitesi. Tutte le vostre certezze sono crollate in questo momento, lo so, ma niente panico e cerchiamo di capire nello specifico come dovrete comportarvi se sceglierete il testo argomentativo in Prima prova 2019. Gli studenti sono pronti a manifestare contro il Nuovo Esame di Stato! Ecco cosa sapere: Qui trovate le tracce di Prima Prova per iniziare a esercitarvi: maturità 2019 testo argomentativo

Prima Prova Maturità 2019: cosa sapere su testo argomentativo senza tesi e antitesi

Come già annunciato in precedenza, nel corso della prima prova per la Maturità 2019 gli studenti potranno scegliere tra tre tipologie di testo: analisi del testo, testo argomentativo e tema di attualità. Proprio sul testo argomentativo, che da quest'anno rimpiazzerà il saggio breve, Serianni ha voluto spendere qualche parola con la Bottega di Italiano dell'Associazione Diesse: "Con il testo argomentativo abbiamo voluto sottolineare l'esigenza che il discorso abbia un suo filo logico, una sua sequenzialità. Reagire all’esigenza di riempire comunque le pagine bianche per evitare l’ovvia paura del foglio bianco". Ma come deve essere affrontata questa prova dagli studenti? "Il testo argomentativo non deve essere strutturato attraverso una meccanicità di tesi e antitesi. Questo non avviene con i testi argomentativi con i quali ci confrontiamo tutti i giorni come gli editoriali" ha spiegato il linguista. L'assenza di tesi e antitesi, ad ogni modo, non vuol dire che le riflessioni non debbano essere strutturate: lo studente avrà modo di essere più creativo, ma dovrà ugualmente collegare le sue argomentazioni in modo razionale.

(Credit foto: Pixabay)

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