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Revenge Porn: cos'è, quando avviene e cosa fare per difendersi

8 maggio 2019

Revenge porn o pornovendetta: di cosa si tratta, come avviene, come denunciarlo e combatterlo

Il mondo di oggi, purtroppo, è costellato da una serie di atti di violenza che sono difficili da debellare e, talvolta, è anche complesso riconoscerli e difendersi prima che sia troppo tardi. Uno di questi è il Revenge Porn, in italiano pornovendetta, di cui si sente parlare sempre di più negli ultimi tempi. In realtà, questo tipo di pratica di violenza è del tutto nuova ma sempre più persone, in particolare donne, diventano vittime e hanno bisogno di essere difese. Di cosa si tratta e come si caratterizza? Cosa cambia rispetto al cyberbullismo? Noi di ScuolaZoo v'illustreremo in parole semplici le linee principali che delineano questo tipo di violenza e vi daremo delle dritte per riconoscerla, denunciarla e tutelarsi. I giovani purtroppo rischiano d'imbattersi in altre forme di violenza, come il bullismo e cyberbullismo. Qui trovate dei temi svolti per la scuola e per riflettere: caratteristiche revenge porn cosa fare denunciare

Pornovendetta: di cosa si tratta e quali sono le caratteristiche?

Il nome stesso già spiega un tratto peculiare di questa violenza: si tratta di una vendetta da parte del partner (spesso si tratta di un ex) commessa attraverso la diffusione online (anche i social network sono inclusi) di video o immagini a contenuto sessualmente esplicito. La vittima viene spesso prima minacciata dal carnefice e l'oggetto d'intimidazione è proprio la diffusione di immagini che ritraggono la vittima in situazioni particolari e già questo è un comportamento che si caratterizza come Revenge Porn. Le immagini di solito vengono scattate con il consenso della vittima o sono state inviate direttamente lei stessa, quando questa era ancora in buoni rapporti con colui che ora è il suo ricattatore, ma l'atto di violenza sussiste nel momento in cui queste immagini vengono pubblicate online con il pretesto di rappresentare una punizione per la vittima.

Cyberbullismo e revengeporn: cosa cambia?

Il Revenge Porn, in qualche modo, è una derivazione del cyberbullismo. La differenza è però netta perché se il cyberbullismo inquadra tutti gli atti di violenza psicologica che vengono commessi attraverso l'uso di mezzi online, come chat o social media, il Revenge Porn è una pratica che viene inquadrata nella violenza di genere, cioè che ha come prerogativa il fatto di essere un atto commesso contro un partner o una persona con cui, precedentemente, si sono avuti rapporti. In aggiunta, il Pevenge Porn è una vendetta che si commette attraverso l'intimidazione o l'effettiva condivisione di immagini e video a sfondo sessuale.

Violenza e Revenge Porn: come riconoscerla, denunciarla e liberarsene

La vendetta pornografica è una pratica del tutto nuova per la nostra realtà. Ovviamente prima dell'avvento dei social media non era riconoscibile come reato a sé stante perché era difficile diffondere delle immagini private così velocemente e con una portata tanto ampia quanto il web invece permette. Dall'arrivo dei social network e delle chat, il Revenge Porn è diventata una triste realtà che ha colpito, e colpisce ancora, diverse persone (soprattutto donne) nel mondo, continuamente minacciate dai loro ex partner che vogliono punirle per una relazione chiusa o semplicemente per ledere su un piano personale e morale la persona intimidita. Ora vi spiegheremo come riconoscerla e cosa fare se si diventa vittime.

Riconoscere il Revenge Porn: le caratteristiche che fanno sussistere questa violenza

Per parlare di Revenge Porn devono sussistere i seguenti tratti:
  • intimidazioni da parte di un ex partner o una persona con cui si è avuto un rapporto;
  • l'oggetto delle minacce deve essere la diffusione di materiali privati a sfondo sessuale;
  • diffusione effettiva d'immagini e video privati attraverso messaggi, e-mail, social media, chat e web.

Denunciare il Revenge Porn: che cosa si deve fare

Nel momento in cui si diventa vittime di ricatti sessuali di questo genere, la prima cosa da fare è denunciare l'atto alle forze dell'ordine, fornendo tutti i dettagli sulla misura della violenza, raccontando la portata delle minacce o fornendo materiali che dimostrino la diffusione dei contenuti privati. L'importante è parlare con la propria famiglia e persone di competenza così da ricevere un aiuto concreto. Evitate di temporeggiare e di nascondere i fatti perché, sempre con l'aiuto di persone competenti, riuscirete a debellare il problema in maniera definitiva.

Come combattere il Revenge Porn: il disegno di legge e la pena per chi minaccia

Diverse donne hanno subito questo genere di violenze e tante hanno provato a combatterla, finendo però vittime dei loro carnefici per il mancato aiuto tempestivo o semplicemente perché negli anni precedenti era difficile aiutare le vittime visto che non esisteva una vera e propria legge che identificava il Revenge Porn come reato. Dal 2 aprile 2019, dopo una lunga battaglia, è stato approvato il disegno di legge "Codice Rosso" in materia di violenze sulle donne, in cui è incluso il Revenge Porn. Grazie a questo grande passo, la strada per il riconoscimento del Revenge Porn come reato è sempre più corta e questo dimostra che le vittime possono denunciare con la sicurezza che il loro oppressore paghi la giusta pena per il reato commesso, che di solito va da un risarcimento economico per danni morali o una reclusione se il reato dovesse raggiungere una forma piuttosto grave. (Credits Immagini: Unsplash)
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